Esportazioni di spumante Italia – aggiornamento primo trimestre 2017

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Dopo due-tre mesi così così, marzo è stato di nuovo un mese molto buono per le esportazioni di spumante. Vero è che i dati di questi mesi sono volatili, i volumi sono bassi data la stagione e la Pasqua che è caduta più tardi quest’anno potrebbe aver spostato dei numeri. Al di là dei numeri puri (+15% per le esportazioni del trimestre, guidate soprattutto da un +15% per i volumi), ci sono alcuni segnali incoraggianti, quali il dato molto positivo nel Regno Unito in marzo (+30%) che raddrizza il conto del trimestre (+10%), della Russia (+60%%) e in Germania (+39% a Marzo). Intanto continuano a “formarsi” i dati sul Prosecco, che è ben oltre la metà delle esportazioni di spumante, quasi 150 milioni su 264 nel primo trimestre. I due terzi sono spediti in USA e nel Regno Unito. Passiamo ai dati.

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  • Nel primo trimestre l’Italia ha esportato EUR264 milioni di spumante, in crescita del 15% sull’anno scorso. Negli ultimi 12 mesi la crescita continua a essere più sostenuta, intorno al 20%, ma come abbiamo visto i primi due mesi del 2016 sono cresciuti a un ritmo leggermente inferiore al 10%, riducendo quindi il contributo degli ultimi mesi alla crescita.
  • La spinta è soprattutto legata ai volumi, che crescono del 12% a 760mila ettolitri nel trimestre e sono vicini alla soglia dei 3.5 milioni di ettolitri nel computo degli ultimi 12 mesi.
  • Passando ai principali mercati, nel Regno Unito le spedizioni sono alla fine cresciute dell’ 11% a 74 milioni, mentre in USA grazie all’andamento più positivo di gennaio e febbraio il trimestre chiude a +20% (72 milioni). Segnali più positivi che in passato vengono anche dalla Germania, +10% a 19 milioni, ma come potete apprezzare l’ordine di grandezza dei dati è clamorosamente diverso.
  • Le velocità all’interno delle categorie restano molto diverse: gli spumanti DOP (Prosecco incluso) crescono del 18% a 205 milioni (di cui 149 milioni sono Prosecco), gli altri vini spumanti sono increscita del 9% a 40 milioni, mentre l’Asti spumante è stabile a 19 milioni di euro.
  • Comincia a prendere forma la geografia del Prosecco, che vende il 38% nel Regno Unito, il 28% in USA e il 5% in Germania, seguita da Francia, Belgio e Svizzera. Si tratta di dati un po’ diversi da quello degli altri spumanti DOP e dell’Asti: nel caso dei primi (principalmente metodo classico e qualche DOP Charmat), i ruoli di USA e Regno Unito sono invertiti, con il 40% e 22% rispettivamente delle esportazioni, mentre spicca come terzo mercato più importante la Svizzera. Nel caso dell’Asti, e qui abbiamo dati qualitativamente migliori perchè riferiti a 12 mesi, la diversificazione è maggiore con Germania, USA e Russia a rappresentare rispettivamente il 19%, il 15% e l’11% del totale.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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