Cava – produzione e vendite, aggiornamento 2015

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Le vendite 2015 dello spumante spagnolo Cava registrano un modesto progresso, +1%, supportato principalmente dalle vendite nei mercati europei (ex Spagna). Le esportazioni si continuano a caratterizzare per l’estrema volatilità, con mercati in cui il prodotto cresce a doppia cifra, compensati da mercati, anche importanti come il Regno Unito, dove il prodotto è in calo. Un altro trend che non è ben identificabile è quello della qualità del prodotto, con la quota dei “riserva” che torna a crescere nel 2015, ma resta ben al di sotto dei livelli di qualche anno fa. Come abbiamo già avuto modo di commentare, il Cava subisce la competizione francese e italiana in mercati improtanti come il Regno Unito, e riesce a compensare questa pressione crescendo in mercati talvolta meno ovvi, quali per esempio proprio la Francia, oppure i Paesi Bassi. Proseguiamo con i dettagli.


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  • Le spedizioni di 244 milioni di bottiglie sono state in crescita dell’1% nel 2015, molto vicino al record storico di 245 milioni del 2010. Di queste il 36% sono state vendute in Spagna, il 47% in Europa e il 18% nei mercati extraeuropei, che raggiungono il loro massimo storico.
  • Il principale mercato dopo gli 87 milioni di bottiglie vendute in Spagna resta la Germania, dove dopo il crollo di 10 milioni di bottiglie del 2014 il Cava recupera 3 milioni a 33 milioni. Resta invece stabile a 30 milioni di bottiglie il Belgio, mentre cala del 3% il volume esportato nel Regno Unito a conferma del calo registrato già nel corso degli ultimi anni in questo mercato.
  • Le cose invece vanno molto bene in Nord America, sia USA che Canada, dove nel primo caso si aggiunge in vendite in Euro anche un importante effetto cambio. In USA il Cava ha quasi raggiunto 20 milioni di bottiglie, +9% nel 2015, dopo diversi anni in cui ha veleggiato intorno a 17-18 milioni, mentre in Canada l’incremento è del 10% a 2.4 milioni di bottiglie, con lo stesso andamento: impennata nel corso degli ultimi 1-2 anni.
  • Per il resto è curioso notare il costante progresso in Francia, dove le vendite sono 7.4 milioni, +17% e +14% annuo negli ultimi 5 anni, e l’Olanda, dove il trend è più ondivago ma nel 2015 il balzo è stato del 22%, 3.1 milioni di bottiglie.
  • Non menziono l’Italia, dove le vendite nel 2015 sono ulteriormente calate a 0.3 milioni di bottiglie.
    • Una ultima menzione all’andamento dei prodotti pregiati della gamma, i riserva e gran riserva, che nel 2014 sono cresciuti del 9% e 1% rispettivamente a 25 e 5 milioni di bottiglie. Si tratta di una quota relativamente esigua, rispetto ai 244 milioni totali, ma soprattutto non si intravvede un trend nei numeri degli ultimi anni. Anche le vendite per mercato sono estremamente volatili, con dei balzi del 45-50% nel mercato americano e belga e corrispondenti crolli in altri mercati…

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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