Superficie vitata in Italia per zona – dati censimento 2000 e 2010

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Questo post ha richiesto un po’ di data input ma alla fine ne è valsa la pena. Che cosa ho fatto? Ho preso la superficie vitata in produzione 2010, 610mila ettari, suddivisa tra montagna, collina e pianura e l’ho analizzata non soltanto in modo statico ma mettendola in relazione con le stesse risultanze del censimento 2000 (e qui è stato lo sforzo di inserimento dei dati). Anzitutto questo ci chiarisce come è cambiata secondo il censimento la superficie in produzione: da 686mila ettari a 610mila ettari. Quindi un calo dell’11%. Ci dice poi dove e come è calata. Quali sono le conclusioni. (1) che la viticoltura di montagna è in netto calo ma soltanto al centro sud, mentre al nord è tenuta in piedi dal Trentino Alto Adige (dove tutto il vigneto è considerato montano da ISTAT); (2) che le superfici vitate calano meno in pianura, dove la coltivazione è più semplice; (3) che la superficie vitata in pianura è la parte preponderante del vigneto friuliano, pugliese, dell’Emilia Romagna e del Veneto. In 4 regioni si concentra il 76% dei vigneti in pianura in Italia. Andiamo nei numeri.

  • Dicevamo dei 610mila ettari, in calo dell’11%. Di questi 36mila sono in montagna, 357mila in collina e 217mila in pianura.
  • Il calo di 76mila ettari è per poco più di 10mila ettari localizzato in montagna, per 45mila ettari in collina e per 20mila ettari in pianura. Ciò significa che il calo della viticoltura di montagna è stato in 10 anni pari 23% della superficie del 2000. In collina l’andamento è in linea con la media nazionale, mentre in pianura la superficie è scesa di meno, del 9%.
  • In realtà il calo della viticoltura montana è specialmente localizzato al centro sud, mentre al nord il Trentino Alto Adige ha in realtà incrementato le superfici vitate nel decennio, portando il Nord a un +8% contro un calo del 40% nel resto del paese. Per la viticoltura in collina il calo è del 5% al Nord, dove la superficie vitata è scesa del 4%, del 15% al centro (contro il -17% generale) e del 13% al sud (in linea con la media della macroregione). Infine, per la viticoltura di pianura si può dire che soffre di meno sia al Nord che al Sud ma non è vera la stessa cosa in centro, dove è sostanzialmente praticata nel lazio.
  • Passando a un confronto statico nel 2010, la superficie in pianura è massimamente concentrata, fondamentalmente in 4 regioni: Puglia, il 30% del totale, Sicilia, Emilia Romagna e Veneto ci sono le estensioni piu’ significative.
  • Lo stesso dicasi per la viticoltura montana, che si concentra per il 43% in Trentino Alto Adige e per il 10-11% ciascuno in Campania e Sicilia.

 

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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