Conegliano Valdobbiadene DOCG Prosecco – vendite e esportazioni 2010

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Questo è un post “chiamato” dai lettori. Le ricerche con la parola “prosecco” sono molte e mi sono accorto di avere dei numeri piuttosto vecchi. Grazie a un rapporto molto dettagliato del  Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene DOCG facciamo il punto sul Prosecco. Anzi, sulla parte più pregiata del Prosecco, quelle 55-60 milioni di bottiglie in forte crescita sui mercati esteri (e molto meno in Italia, anche se continua a fare meglio degli altri prodotti). Vi avviso subito che il report fa un pò di assunzioni relativamente a produzione e vendita (produzione=vendita) ma il quadro è piuttosto chiaro. Il Conegliano Valdobbiadene DOCG si sta gradualmente smarcando dai suoi mercati storici, pur in crescita, che sono Germania, Austria e Svizzera, per andare verso il Regno Unito e soprattutto gli USA.

  • Secondo il rapporto si sono prodotte circa 58 milioni di bottiglie di Conegliano Valdobbiadene spumante e 8 milioni di varietà frizzante nel 2010. La crescita dello spumante è stata del 12%, mentre se calcolata su un orizzonte di 7 anni, quello dello studio, si arriva a un +9% annuo (dato molto ragguardevole). Da questo momento in avanti tutti i commenti riguardano esclusivamente la varietà spumante.
  • Le vendite in Italia sono state in forte crescita fino al 2008. Nel 2010 sono state vendute circa 35 milioni di bottiglie, con una crescita del 7%, dunque inferiore al +12% totale, ma comunque sempre in prevalenza (60%) rispetto alle esportazioni. Le vendite sono sempre più guidate dalla grande distribuzione, che rappresenta circa il 37% del totale volume venduto, contro un peso del 27% del 2003. Il dato relativo all’Ho.Re.Ca. mi sembra sporcato dall’introduzione dei grossisti nel campione a partire dal 2006, ma comunque mostra la difficoltà di questo segmento che è sempre calato negli ultimi anni.
  • Le vendite estere offrono invece gli spunti più interessanti. Innanzitutto sono in forte crescita, +21% a 23 milioni di bottiglie nel 2010, ma certamente guardando i dati sull’export italiano di spumanti ha realizzato una performance simile anche nel 2011.
  • Poi, il prodotto si sta gradualmente aprendo a nuovi mercati. Il Prosecco è stato per diversi anni un prodotto venduto essenzialmente in Italia, Germania, Austria e Svizzera. Soltanto a partire dalla metà degli anni 2000 ha cominciato a prendere piede negli altri mercati. Se restringiamo il confronto al 40% esportato, di questa fetta ancora il 57% è venduto nei tre paesi europei, contro il 70-75% di qualche anno fa.
  • Vi lascio ai numeri con un ultimo spunto. Sarebbe interessante capire come il prodotto è stato influenzato dal grande successo dell’Aperol Campari, che trova nel Prosecco lo spumante ideale per comporre lo Spritz. Facciamo un breve calcolo. Si vendono ormai 2.7-2.8 milioni di casse di Aperol. Se soltanto il 20% viene mixato nello Spritz (ontrade e offtrade), e se consideriamo che nel cocktail ci va più prosecco che Aperol, si potrebbe ipotizzare che circa 6-7 milioni di bottiglie di Prosecco (ma forse quello DOC e non quello DOCG) siano “trainate” dall’Aperol.

 

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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