
La divisione vino di Campari ha segnato un incremento delle vendite del 16% nel primo semestre, tutto concentrato nei primi 3 mesi dell’anno quando si sono realizzate la maggior parte delle spedizioni. Di questa crescita il 14.4% e’ organico, l’1.9% viene dalle acquisizioni (Argentina) e un leggero impatto negativo (-0.3%) e’ stato generato dai cambi.
• I margini lordi sono in ripresa grazie al mix delle vendite (maggior contributo del vermouth Cinzano) e ai volumi maggiori che hanno consentito di ammortizzare meglio i costi fissi. Il margine lordo passa da 21 a 25 milioni, dal 35.9% al 36.6% delle vendite.
• Il margine di contribuzione cala rispetto allo scorso anno dal 25.9% al 25.2% ma in valore assoluto cresce del 13% da 15.3 a 17.3 milioni. La causa e’ da ricercare nelle spese pubblicitarie che sono salite del 28% passando dal 10% all’11.3% delle vendite. L’anno scorso erano state particolarmente basse.
Segue andamento per marchi.
• Andamento per marchi.
o Cinzano vermouth +42% grazie a internalizzazione vendite in Argentina (prima in licenza) e ripresa in Russia.
o Cinzano spumanti, +2.2%, bene Germania, male Italia, Russia sconta forte fatturato dell’anno scorso.
o Riccadonna, +35%, tutto in Australia, le vendite si normalizzano dopo il cambio da distributore a propria rete del 2010.
o Mondoro, +28%, consumi in recupero anche se parte del fatturato elevato non sara’ ripetibile perche’ trattasi di ordini anticipati
o Odessa, spumanti in Ucraina, -22%, riduzione vendite per cambio distributore.
o Sella&Mosca, +3.3%, Cantine Serafino +10%, Terruzzi & Puthod -7%.
• Le vendite di marchi terzi sono il 3.6% delle vendite totali della divisione. Sono il frutto della strategia di crescita di Campari nel segmento vino.




