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Nove anni di aiuti alla viticoltura per 11.2 miliardi di euro di soldi europei. Sono questi i grandi numeri pubblicati alla fine dell’anno scorso dal dipartimento dell’Unione Europea, che in questo post ho deciso di rielaborare dopo diversi anni di “silenzio”. Beh, due considerazioni sono importanti da fare: i grandi beneficiari sono stati gli spagnoli e i portoghesi, se rapportiamo l’entità degli aiuti che hanno ricevuto rispetto alla loro produzione media di vino degli ultimi 10 anni: sitamo parlando di 88 e 94 milioni di euro ricevuti nel periodo 2009-18 per ettolitro medio prodotto, cioè largo circa 10 milioni di euro per milione di ettolitri di prodotto per anno (88 diviso 9). L’Italia è stato un grande beneficiario naturalmente, ma ha beneficiato in proporzione alla rilevanza della sua produzione in ambito europeo. Invece i francesi hanno preso molto meno del loro peso produttivo. Ma una seconda cosa va sottolineata e qui i francesi emergono: come sono stati spesi questi soldi? L’analisi piuttosto impietosa di questo post è che noi italiani tra vendemmie verdi, assicurazioni della vendemmia, distillazioni più o meno di crisi, contributi per produrre MCR ci siamo mangiati il 26% del budget, contro il 16-17% medio degli altri. In altre parole, abbiamo “buttato” il 10% dei soldi (oltre 300 milioni) per finanziare misure di breve termine. Un’ulteriore prova che l’Italia è un grande paese di imprenditori e un pessimo gestore del bene comune. Passiamo ai dati.