La regione Lazio è al secondo anno di “rinascita” del suo settore vino, caratterizzato da una inversione nella tendenza calante della produzione, ma incentrata sui vini di qualità. Questo ci dicono i dati ISTAT 2013, che andiamo oggi ad analizzare insieme. Così, oltre a essere storicamente una regione “di vini bianchi”, il Lazio sta anche diventando una regione dove il vino DOC e IGT sono i due terzi del totale. I conti tra Federdoc e ISTAT come spesso capita non tornano, dato che secondo Federdoc si producono 0.5 milioni di ettolitri di vino DOC mentre per ISTAT sono 700mila… ma comunque si può dire che la DOC Castelli Romani, la più importante, si è stabilizzata.
- ISTAT accredita una produzione di 1.57 milioni di ettolitri per la regione, con un incremento del 14% sul 2012. Sebbene la ripresa del 2013 sia inferiore al dato nazionale, più vicino al +20%, il dato produttivo è molto simile per tendenza a quello nazionale quando si guarda a periodi più lunghi: siamo intorno al 9% di guadagno rispetto alla media dei 5 anni.
- I dati però, come potete ben vedere dai grafici vanno visti in una ottica un pochino differente. La regione è scesa da 2.3 milioni di ettolitri a 1.2 milioni nel 2011, per poi riprendere un “cammino” verso la ripresa, e sembra non aver perso molta produzione nel 2014, secondo le prime previsioni produttive (1.5 milioni di ettolitri) e nonostante il forte calo segnalato a livello nazionale.
- La produzione di vini bianchi è naturalmente chiave, a 1.25 miloni di ettolitri è dell’11% superiore alla media storica, contro un livello produttivo di vini rossi allineato al livello storico.
- Sono però le produzioni DOC e IGT a rappresentare il motore di crescita. I vini DOC sono stati 0.8 milioni di ettolitri nel 2013 secondo ISTAT, +10% sul 2013 e +24% sulla media storica, mentre gli IGT hanno raggiunto quota 300mila ettolitri, +16% sul 2013 e +19% sulla media storica. Se è corretto notare che anche i vini da tavola rimbalzano nel 2013, va detto che la produzione è del 15% inferiore alla media storica.
- Passando brevemente ai dati Federdoc, che si riferiscono al 2012, noterei la stabilizzazione della DOC Castelli Romani e il continuo calo della DOC Frascati, che si è dimezzata nel giro di pochi anni. Non mi dilungo sulla pletora di piccole denominazioni senza una vera visibilità commerciale…