Come ogni semestre, facciamo il punto sulle importazioni di vino. L’evidenza è semplice: se fino a giugno 2012 la crescita del trade mondiale del vino più che compensava la crisi italiana, da metà dello scorso anno in avanti il trend si è chiaramente invertito. Ora, ciò non è pienamente visibile dai grafici annuali, dove vedete un 2012 in crescita del 2% a valore a quasi 300 milioni di euro e del 10% a volume a 2.5 milioni di ettolitri. Lo notate, per prima cosa nella tabella ma ancora meglio nei grafici di media mobile annua, dove vedete che se restringiamo il confronto alla seconda metà del 2012 le importazioni sono scese dell’8% a volume e del 22% a volume. L’inversione di tendenza non ha tanto a che fare con i vini di qualità, imbottigliati (che crescevano leggermente e si sono stabilizzati) o spumanti (che hanno mantenuto la velocità di discesa!), quanto con quelli sfusi, dove il secondo semestre ha visto una decisa inversione di tendenza sui volumi, con un calo del 28% dei volumi, quando sull’anno si registra ancora un incremento dell’8%. Il quadro finale ci porta a dire, pur senza supporti grafici, che la bilancia commerciale che sempre è cresciuta continuerà a crescere ancora di più.
- Le importazioni crescono del 2.3% a 296 milioni di euro. Di questi solo 54 milioni sono di vino imbottigliato, +7% nell’anno e +1% nel secondo semestre, 116 milioni sono di vino sfuso (importato a 0.53 euro al litro), in crescita del 26% sull’anno ma in regresso del 3% sul secondo semestre e, a saldo, i rimanenti 127 milioni sono spumanti, sempre la categoria più importante con lo Champagne, che però cala del 14% sull’anno e del 13% sul secondo semestre 2012.
- In termini di volume, le importazioni sono invece cresciute del 9.6% a 2.54 milioni di ettolitri, con un forte incremento dei vini imbottigliati (+33% a 245mila ettolitri), e un +8.4% della categoria dei vini sfusi a 2.2 milioni di ettolitri. Il volume di vini spumanti a -6% mettono in luce che il deterioramento delle importazioni ha una componente di volume ma anche di prezzo, almeno tanto importante.
- Passiamo ai dettagli geografici. Nei vini imbottigliati calano del 6% le importazioni di vini francesi a 22 milioni di euro. Il dato invece è supportato dall’incremento del 60% delle bottiglie spagnole, che raggiungono 9 milioni di euro, mentre a 6 milioni di euro ciascuno, Portogallo e Germania sono entrambe in crescita del 12%.
- Nei vini sfusi continua a esserci grande volatilità. Lo scorso anno era in voga il vino americano, che invece quest’anno cala del 15% a 34 milioni di euro, mentre cresce l’import di vino sfuso spagnolo del 61% a 67 milioni. Oggi rappresenta quindi oltre la metà del valore del vino importato. Ciò è tanto più vero in termini di volume, con 1.6 milioni di ettolitri sui 2.2 milioni totali che arrivano dalla Spagna (+18%) e soltanto 0.4 milioni dagli USA (-21%).
- Chiudiamo con gli spumanti, dove non c’è molto spazio per la fantasia, dato che principalmente importiamo vini dalla Francia. Quello che arriva DIRETTAMENTE dalla Francia cala del 17% a valore, mentre la categoria fa -14%. L’altra nazione da dove arriva qualcosa è la Spagna, stabile a 2 milioni di euro, contro i 118 della Francia….
Salve!Devo dire che trovo questo sito veramente interessante e ben fatto. Sto conducendo una ricerca su import-export dei vini spumanti per il mio corso universitario e mi chiedevo se sono state pubblicate delle serie storiche a riguardo. Purtroppo sono alle prime armi con le banche dati e soprattutto con quella Istat ho trovato qualche difficoltà ad orientarmi.
Saluti