Superficie coltivata italian per classe dimensionale – dati censimento ISTAT 2010

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Il tema delle dimensione delle aziende agricole è stato più volte affrontato sul blog. Oggi lo guardiamo brevemente a partire dai dati del censimento, e come abbiamo fatto negli altri post, consideriamo la superficie coltivata come punto di riferimento, quei 610mila ettari che erano 686mila. Diciamo subito che si fa fatica a confrontare i dati tra il 2000 e il 2010 perchè sono cambiate le classi e i dati erano basati sulle superfici investite e non coltivate. Se in parte è frutto della diversa classificazione, dall’altra ciò è un segno del cambio di marcia che ha avuto il nostro paese negli ultimi 10 anni, probabilmente non sufficiente a portarci in linea con gli altri paesi, ma certamente dei passi avanti sembrano essersi fatti. Il nuovo censimento ha una categoria “oltre 50 ettari”, che il censimento 2000 non aveva, dato che si fermava a “oltre 10 ettari”. Vediamo in dettaglio i numeri.

  • Nel 2010 circa 79mila ettari di vigneto erano detenuti in appezzamenti da meno di 1 ettaro. Come potete apprezzare dal grafico, la superficie così tanto frammentata si è letteralmente dimezzata nel decennio 2000-2010. Era il 23% del vigneto italiano, è diventata il 13%.
  • Le categorie dove si concentra la maggior parte dei vigneti è quella tra 1 e 5 ettari. Anche in questo caso possiamo confrontare il 2000 e il 2010. Nel 2000 erano circa 260mila ettari, ora sono diventati circa 213mila. Il calo è del 18% contro il -11% del vigneto italiano in generale. Il peso resta quasi invariato: dal 38% al 35% del totale.
  • Altri 207mila ettari sono oggi concentrati nella fascia 5-20 ettari, che chiamerei quella delle medie imprese vinicole italiane (medie nel senso proporzionale del termine).  Sono un altro terzo del vigneto totale. La parte rimanente, circa il 18%, è concentrata tra 20 e 50 ettari (66mila ettari), mentre la categoria oltre 50 ettari raccoglie circa 45mila ettari, il 7% del totale.
  • Dove sono queste grandi tenute? Beh, come vedete dal grafico, le grandi tenute hanno attecchito, in proporzione alle superfici regionali, in Toscana, dove consolidano il 23% del vigneto, in Friuli Venezia Giulia, 21%, in Umbria, 18%, e in Lombardia. In termini di ettari, 11mila dei 44mila ettari totali sono in Toscana, altri 6mila sono Sicilia e Puglia.
  • Tornando alle “medie imprese”, questo sembra essere il regno del nord Italia e della Sicilia. Il 40% e più della superficie di queste aree è in questa categoria, che in Italia pesa il 34% del totale.
  • Chiudo con una considerazione generale: piccola dimensione non significa necessariamente scarsa qualità o inefficienza. Se vedete, il Trentino Alto Adige non ha posizioni significative in queste classifiche. La forte struttura cooperativa, però, sopperisce a colmare il gap con le realtà di dimensioni superiori.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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