I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2011

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Siamo al terzo aggiornamento sulla viticoltura biologica in Italia, con i dati rilasciati dal SINAB (Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica). Come avevamo previsto lo scorso anno, la crescita delle superfici vitate convertite al biologico si è fermata, stabilizzandosi a 53mila ettari circa (l’8% del vigneto italiano). La parte interessante è però questa: se si guarda a come si compongono questi 53mila ettari, si scopre che 34mila sono effettivamente biologici, mentre 19mila sono in conversione. Lo scorso anno erano 43mila con 10mila in conversione. La conclusione, e qui potrei chiudere il post, è la seguente: la superficie vitata biologica è nel 2011 calata del 20%, a fronte di un raddoppio delle superfici in conversione. Se consideriamo che ci vogliono 3 anni per la conversione, con qualche calcolo possiamo dire che sono “entrati in produzione” nel 2011 circa  12mila ettari (cioè un terzo degli ettari in conversione dei 3 anni precedenti), il che significa che nel 2011 sono stati espiantati o hanno perso le caratteristiche per essere classificati come biologici 21mila ettari di vigneto biologico (43mila che erano più 12 mila entrati meno 34mila che ci sono, uguale 21mila), cioè quasi il 50% dei 43mila ettari presenti. A me sembra un’enormità che dopo 3 anni di procedure per far diventare “biologico” un vigneto, a un certo punto la metà (!) dei vigneti biologici possa perdere la “denominazione”. Certo è che come potete vedere dall’ultima torta il 45% del vigneto biologico italiano è in Puglia e Sicilia, dove l’attuale fase di espianto dei vigneti si sta concentrando. Un ultimo spunto viene dal resto dell’agricoltura italiana dove nel 2011 si registrano 837mila ettari a biologico, contro 821mila del 2010: in questo caso il calo pesante non si è verificato ma andando indietro nel tempo si scopre che nel 2007 gli ettari biologici censiti dal SINAB erano ben più numerosi: 903mila.

Tutte le grandi regioni “contributrici” di vigneto biologico hanno avuto numeri (purtroppo totali, non ci sono i dettagli delle conversioni) in calo rispetto al 2010: in Sicilia si è passati da 17mila a 15.6k ettari, in Puglia da 8400 a 8000, in Toscana da 6000 a 5000 e così via. In Umbria gli ettari sono passati da 600 a quasi 2900 mentre in Sardegna sono entrati in produzione oltre 500 ettari, portando il totale da 750 a 1250 ettari. Queste sono le due regioni in netta crescita. Sono invece ancora in crescita leggera i dati della Calabria, Campania, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.

Terminiamo con un breve commento sulla penetrazione delle superfici biologiche nelle diverse regioni: l’8% italiano è molto diversificato a livello regionale. Si passa dal 24% della Calabria e dell’Umbria, al 21% delle Marche, al 10-15% di Sicilia, Lazio, Abruzzo e Basilicata. Dall’altra parte non sembra proprio prendere piede al Nord, dove Piemonte, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Friuli sono ben sotto il 5%, raggiunto soltanto quest’anno dalla Lombardia.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

5 Commenti su “I numeri della viticoltura biologica in Italia – aggiornamento 2011”

  • mario

    Ma questi 53 mila ettari vanno aggiunti o tolti al totali ettari vitati?dopo posso trovare il quantitativo dop e igt prodotte nel 2011(2012)?grazie per tutte le sue analisi fondamentali per la mia tesi.

  • bacca

    i 53mila sono un di cui del totale ettari vitati, quindi non vanno aggiunti e nemmeno tolti. di 632mila ce ne sono 53mila biologici.
    I dati sulla produzione di vini DOC e IGT li trova nel post sulla produzione di vino in italia, documentato da ISTAT, 15.1 e 13.6 milioni di ettolitri rispettivamente nel 2011.

    bacca

  • giuseppe

    Ciao, sto facendo una tesi sul vino biologico, dove posso trovare questi dati che avete pubblicato? m’interesserebbero sia a livello nazionale che siciliano, grazie mille in anticipo!!

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