Importazioni e mercato del vino in Cina – aggiornamento 2008

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Fonte: Calwine


Oggi pubblichiamo qualche numero sul mercato cinese del vino, come riportato dall’USDA Foreign Agricultural Service. Il mercato ha un valore al dettaglio di USD7.1 miliardi, di cui 51% on-trade (ristorazione) e 49% off-trade (vendite al dettaglio). In questo 49%, circa l’86% deriva da bottiglie da meno di 7$. Nel 2008 in Cina si sono prodotti 6.4m di tonnellate di uva su 453mila ettari. Circa il 10% di questa produzione e’ destinata al vino (80% e’ consumato come uva fresca), quindi con una produzione di circa 6.65m/hl nel 2007, il 34% in piu’ dello scorso anno. Ci sono 500 produttori di vino, di cui 4 controllano il 27% del mercato locale: COFCO, Changyu, Weilong, and Dynasty. Le importazioni di vino in Cina hanno avuto un valore di 381 milioni di dollari.



Passando al commercio estero, analizziamo i dati a fine 2008 in dollari americani. Beh, le conclusioni sono come al solito che l’Italia c’e’, in una posizione anche piuttosto buona, ma non in quella posizione che potrebbe ricoprire quando consideriamo il ruolo preminente che il nostro prodotto ha nell’ambito della produzione mondiale di vino. Il segmento di maggior valore e’ quello del vino imbottigliato, che rappresenta circa il 72% del valore totale delle importazioni. In questo mercato come vedete domina incontrastata la Francia, con il 46% del mercato, poi viene l’Australia con il 20% e l’Italia terza ma molto distanziata, soltanto con l’8% del mercato. Data la dimensione di Spagna, USA e Cile, possiamo anche considerare questo terzo posto come un risultato “in bilico”.

Ora, la nostra quota di mercato non mostra significative variazioni, sta sempre tra l’8% e il 10%. Ma anche i francesi sono sempre tra il 40% e il 46%. Come a dire che in un mercato che e’ esploso negli ultimi anni (da 13 milioni di dollari a 276 milioni tra il 2003 e il 2008), l’Italia non e’ riuscita a imporsi.
Il mercato del vino sfuso (che copre il 28% del mercato) invece e’ dominato dal Cile, che rappresenta il 50% circa degli 84 milioni di dollari di importazioni. Poi Argentina, Francia, Spagna, USA e Italia, anche qui dopo l’Argentina la posizione degli altri e’ in qualche modo sovrapponibile.


Il mercato cinese ha continuato a crescere anche nel 2009, nonostante la crisi mondiale. Passando ai dati in Euro appena pubblicati da FEV, la categoria del vino ha fatto segnare un ulteriore balzo del 25% a 325 milioni di euro. Nella categoria dei vini imbottigliati siamo passati dal n.3 del mercato al n.4 , superati dal Cile e siamo incalzati da vicino dagli USA.
Quando si guardano questi numeri a me sembra evidente che all’Italia manchi forza commerciale. Ci manca la dimensione aziendale per andare sul mercato in modo organizzato e strutturato, per promuovere il prodotto in modo significativo. Mancano aziende attive nel mondo degli spirits che abbiamo anche prodotti del vino da spingere. Purtroppo, questi sono i mercati che nei prossimi 10 anni faranno la differenza nei dati delle esportazioni e non sembra che l’Italia sia messa in una posizione di vantaggio.

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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