I dati pubblicati recentemente dal Wine Institute di San Francisco restituiscono una immagine del mercato americano del vino coerente con quanto stiamo osservando nelle nostre serie di esportazione. Ossia, un mercato in cui dopo il boom legato al Covid i consumi di vino sono calati, pur mantenendo un dato stabile in termini di valore al dettaglio. In particolare, il consumo di vino 2022 è stimato in 964 milioni di galloni, che sarebbero 36.5 milioni di ettolitri, contro un consumo stimato per il 2021 di 1.1 milioni di galloni, quindi oltre 41 milioni di ettolitri. I dati possono essere volatili e gli anni anormali che abbiamo affrontato possono portare a conclusioni errate. Di certo, come potete vedere dal grafico qui sopra, i tassi di crescita del vino in USA si stanno normalizzando. Su un orizzonte quinquennale parliamo di +0.4% per i volumi e +2.6% per il valore, su base annua. Ciò si confronta con un dato del +2/3% per volumi e circa +5% annuo per il valore del decennio precedente (2007-17). Il quadro applica poi anche allo specifico del vino californiano, che è poi il focus dell’istituto da cui abbiamo preso i dati. Le spedizioni di vino sono calate del 9% circa a 22.4 milioni di ettolitri, di cui quasi 20 sono comunque dedicati al mercato americano. Nel resto del post qualche ulteriore dettaglio.
dati Wine Institute
USA – consumi e mercato del vino – aggiornamento 2021
nessun commentoIl mercato americano del vino è tornato sulla “linea di crescita” tracciata negli scorsi anni, dopo il fosso del 2020. Questo dicono i dati che abbiamo come sempre rielaborato del Wine Institute americano, che si occupa sia di dare una dimensione al mercato nel suo complesso (secondo il loro rapporto 40.6 milioni di ettolitri di consumo per 78 miliardi di dollari di valore al dettaglio nel 2021) e a fare il punto sulla produzione e vendite dei vini californiani (21 milioni di ettolitri). Ora, questi dati sono Continua a leggere »
USA – vendite al dettaglio di vino – aggiornamento 2020
nessun commentoMaggior volume e minor valore: questo è il succo dell’aggiornamento 2020 sul valore del mercato del vino americano. È stato un anno diverso da tutti gli altri e i grafici e la tabella che segue ve lo mostra chiaramente: volumi in crescita da 35 a 36 milioni di ettolitri dopo tre anni di stasi, valore al dettaglio in calo del 10% da 74 a 66 miliardi di dollari a causa del deciso spostamento dei consumi dal canale della ristorazione al canale off-trade, oltre che ovviamente all’impatto della crisi economica dovuta al COVID. Come c’era da immaginarsi è stato un anno positivo per i vini fermi, +5% a 30 milioni di ettolitri, mentre sono andate male le vendite di spumanti, -3% a 2.6 milioni di ettolitri. Per quanto riguarda il vino californiano, si ripropongono le medesime tematiche “contrastanti”: esportazioni di nuovo in crescita dopo anni calo, valore al dettaglio al litro in calo da 20 a 18 dollari, in linea con quanto succede per i vini importati. Vi lascio a tabella e grafici nel resto del post.
Fonte: US Wine Institute
USA – vendite al dettaglio di vino – aggiornamento 2019
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Nel 2019 il mercato americano del vino ha compiuto un passo importante verso il processo di “premiumizzazione”, ossia la tendenza a consumare prodotti di maggiore qualità. D’altronde l’economia è andata bene, la borsa è andata bene (e questo va detto, anche grazie a Trump, che sta prediligendo l’uovo oggi rispetto alla gallina domani): i consumatori sono quindi spinti a consumare prodotti migliori. I dati del Wine Institute americano (a sua volta elaborati da diverse fonti), indicano un balzo del 10% del valore al dettaglio delle vendite di vino, il che porta il saldo sui 5 anni quasi a +6% annuo. Il contrario sta succedendo ai volumi, che invece sono rimasti stabili e chiaramente in rallentamento se guardiamo a quello che è capitato negli ultimi anni, con la notevole eccezione dei vini spumanti e dello Champagne, che invece è in costante crescita. La stessa cosa vale per l’analisi del vino californiano: volumi in calo leggero, valore in crescita, meno del mercato totale, ma comunque intorno a +6% nel 2019. Passiamo a una breve analisi dei dati.
USA – vendite al dettaglio di vino – aggiornamento 2018
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Da più parti ormai si parla del rallentamento del mercato americano del vino nella fascia media dei prezzi. I dati che presentiamo oggi pubblicati dal Wine Institute (e come sempre rivisti e aggiornati per le serie del passato) portano a considerazioni simili: i consumi in volume nel mercato americano stanno rallentando, ma non sta rallentando il “dollar value” quindi la spesa in vino. Nel 2018 i dati parlano di una crescita dello 0.8% e del 4.3% rispettivamente, molto simile al ritmo degli ultimi 5 anni (un incremento annuo dell’1.6% a volume e del 5.0% a valore). Il più grande mercato del mondo continua quindi a bere sempre meglio: con questi dati si calcola facilmente un prezzo medio al litro di 18.6 dollari, che significano 14 dollari alla bottiglia, 12.3 euro al cambio attuale. Un prezzo elevatissimo se immaginiamo alle abitudini italiche. Il mercato resta saldamente ancorato al prodotto locale, che rappresenta il 60% del totale e come nel resto del mondo si sta spostando gradualmente verso i vini spumanti, che crescono anche nel 2018 del 4% a volume, e verso i vini rosati che nel giro di pochi anni si sono ritagliati una fetta del 2.7% del mercato americano da 68 miliardi di dollari di retail value. Passiamo all’analisi dei dati.