Hong Kong – importazioni di vino – aggiornamento 2019

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Hong Kong sta vivendo una fase molto difficile della sua storia e oggi ne analizziamo le implicazioni per il locale mercato del vino, con i dati 2019 di UN Comtrade sulle importazioni. Si tratta di dati di non facile lettura, per due motivi: Hong Kong è un mercato molto aperto, ex colonia inglese, con dei rapporti strettissimi con la vicina Cina (da dove proviene molto vino e dove va molto del vino importato) e con il Regno Unito (che figura tra gli esportatori più importanti). Detto questo, le difficoltà che Hong Kong affronta da un paio di anni e che sono esplose da agosto 2019 in avanti hanno determinato un vero e proprio crollo delle importazioni di vino, -23% in valore e -21% in volume. Ne parliamo anche perchè nonostante il -21% Hong Kong importa 1 miliardo di euro di vino (per 412mila ettolitri), e quindi resta un mercato di assoluta rilevanza mondiale per il commercio di questo prodotto nonostante circa 180 milioni di euro (112mila ettolitri) siano poi ri-esportate, principalmente verso la Cina e Macao. Ma cosa ci dicono questi dati? Che per il momento il crollo del mercato del vino è principalmente legato all’interscambio con la Cina, crollato dell’82% nel 2019. Se escludiamo questo dato, il resto delle importazioni di vino sono in realtà in calo soltanto del 5%. Passiamo a leggere i dati.

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  • Le importazioni di vino di Hong Kong sono calate del 23% a 1009 milioni di euro nel 2019 e del 40% rispetto al picco toccato nel 2016 a 1.4 miliardi di euro. In termini di volume gli andamenti sono simili, con un calo del 21% del volume a 412mila ettolitri che aveva invece toccato un picco a oltre 600mila ettolitri in passato.
  • Come dicevamo sopra ci sono due tendenze diverse, entrambe negative. Le importazioni dalla Cina, che crollano da 297 milioni a 54, -82%, e quelle del resto del mondo che passano da 1006 a 951 milioni di euro.
  • La Francia ovviamente domina incontrastata con 404 milioni di importazioni dirette nella colonia, in calo del 4% nel 2019 ma dopo un 2018 che fu il massimo storico. Viene da immaginare che anche i 159 milioni di euro di export del Regno Unito (-14% questo) sia principalmente legato ai vini francesi.
  • Comunque, per trovare esportazioni “dirette” dell’Italia verso Hong Kong, dobbiamo far passare anche gli USA, l’Australia, la Cina appunto e Singapore (altro mercato di transito come il Regno Unito). I produttori italiani hanno dunque direttamente spedito a Hong Kong soltanto 25 milioni di euro di vino, contro i 404 dei francesi. Decisamente troppo poco.
  • Concluderei facendo notare che “non è finita”. Il primo semestre 2019 sommerà problemi strutturali dei rapporti con la Cina con il coronavirus ed è quindi ovvio che la pressione al calo continuerà. Lo vedremo nei numeri dell’anno prossimo.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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