
Le esportazioni francesi di vino del primo semestre 2016 sono cresciute soltanto dell’1% (a 3.7 miliardi di euro), anche se questo risultato viene subito dopo un periodo molto favorevole (+6.5% nel secondo semestre 2015). A pesare sul risultato sono certamente i volumi, che continuano il trend calante al ritmo dell’1% circa (6.7 milioni di ettolitri nel primo semestre), ma anche un periodo particolarmente debole per i vini di Bordeaux che sono la principale categoria di vini fermi esportata dalla Francia. In questo contesto, la continua crescita dello Champagne e della Borgogna è stata in qualche modo sterilizzata. Dal punto di vista dei mercati, sono negativi nel primo semestre sia il Regno Unito che la Germania, mentre la crescita molto significativa messa a segno nel 2015 in USA si è smorzata e le esportazioni si stanno stabilizzando. In confronto all’Italia, che nei primi 5 mesi è cresciuta del 4% il bilancio è certamente negativo per la Francia, anche se l’exploit italiano è totalmente legato al boom degli spumanti. In ragione d’anno, le nostre esportazioni hanno invece un andamento più simile a quello francese: circa +5% contro +3% della Francia. La seconda parte dell’anno come tutti sappiamo è però la più importante e per questo motivo tirare conclusioni sul 2016 è decisamente prematuro. Passiamo ai dati.

- L’export di vino nei primi 6 mesi è stato pari a 3.68 miliardi di euro, +0.6%, con un volume di 6.7 milioni di ettolitri, in calo dell’1% e dunque un progresso del 2% del prezzo medio di export a 5.48 euro per litro.
- Come anticipavamo lo Champagne diventa sempre più importante, superando quota 1 miliardo di euro nel semestre, +4.4% forte di un incremento di volume del 5.2% a 397mila ettolitri. Il prezzo medio di vendita è stabile a 25.6 euro al litro, ma questo dato va letto anche guardando al balzo del 9% registrato nel semestre 2015.
- La Borgogna è a sua volta in costante crescita, +6% a 360 milioni di euro, con un incremento del 5% a volume (266mila ettolitri) e dell’1% del prezzo (13.5 euro al litro).
- Queste due regioni stanno compensando il nuovo calo dei vini di Bordeaux, -9% a 813 milioni di euro, dopo il rimbalzo registrato nel 2015. I vini della regione continuano a soffrire di un calo del prezzo medio, sceso a 9 euro al litro, ormai ben lontano dagli 11 euro e più di 4-5 anni fa.
- Tutto il resto della Francia gira al ritmo del +2.6%, 1.5 miliardi di euro e la maggior parte del volume 5.1 milioni di ettolitri nei 6 mesi. Il ritmo di crescita è abbastanza omogeneo nel corso degli anni e per certi versi simile a quello italiano.
- Proprio nel confronto con l’Italia chiudiamo questo commento. Non abbiamo ancora i 6 mesi italiani, che usciranno tra qualche giorno, ma possiamo già concludere che il vino italiano è andato meglio di quello francese, essenzialmente grazie al boom del nostro spumante. Leggendo i dati odierni la distanza tra noi e la Francia nei primi mesi del 2016 è di circa 2.45 miliardi di euro, 7.9 miliardi contro 5.4. Nel medesimo periodo di un anno fa era di circa 2.6 miliardi, quindi 160 milioni in meno…


