Anche se mancano tutti i dettagli per colore e tipologia, ISTAT ha rilasciato i dati di produzione di vino 2014 in Italia, che penso sia utile pubblicare. La tabella sembra anche piuttosto definitiva, in quanto tutte le righe riportano il codicillo “r”, che sta per rilevato, e nessuna “s” che sta per stimato. Quindi, il dato 2014 di produzione di vino è 41 milioni di ettolitri, in calo del 9% rispetto al 2013 e del 3% più basso della media dei 5 anni precedenti. Le principali conclusioni che si possono trarre sono le seguenti: 1) la macro regione più colpita in questa cattiva annata sembra essere stato il centro Italia, anche se i dati sono soltanto leggermente meno cattivi per il Nord e il Mezzogiorno; 2) salvo la Lombardia, la Liguria, il Friuli Venezia Giulia e la Puglia, tutte le regioni mostrano un andamento calante della produzione; 3) i cali di produzione più pronunciati si sono verificati in Sicilia, Trentino Alto Adige, Marche e Campania.

Prima di addentrarci ulteriormente nei dati, una nota a margine: questi dati sono relativi alla produzione di vino escluso i mosti, che vengono riportati separatamente nelle tabelle ancora non pubblicate che contengono anche produzione IGT/DOC e per colore. Per questo pubblicherò un nuovo post.

• La produzione di vino escluso mosti in Italia è di circa 41 milioni di ettolitri, in calo del 9% contro il 2013 e del 3% sotto la media degli ultimi 5 anni, di poco superiore a 42 milioni di ettolitri.
• Secondo ISTAT, tale produzione viene da un quantitativo di uve raccolte di 58.6 milioni di quintali, ricavati da una superficie in produzione di 645mila ettari, cui deriva una resa per ettaro di 90 quintali.
• La produzione nel Nord Italia è calata dell’8% a 20.3 milioni di ettolitri, il 3% sotto la media storica. Nel Nord, le regioni più produttive che sono il Veneto e l’Emilia Romagna hanno subito un calo dell’11% a 7.9m/hl e del 6% a 6.3m/hl rispettivamente. Il Veneto è circa il 3% sotto la sua media storica, l’Emilia Romagna invece del 3% sopra. Le altre regioni del Nord offrono un panorama variegato. Vendemmia pessima in Trentino Alto Adige, con 1 milione di ettolitri, -26% e il 18% sotto la media, e relativamente cattiva anche in Piemonte, giù del 3% a 2.5 milioni di ettolitri ma sotto dell’8% sulla media storica (andò non bene anche nel 2013 dal punto di vista quantitativo). La Lombardia è invece rimasta molto stabile a 1.3 milioni di ettolitri.
• In Centro Italia tutte le 4 regioni hanno dati produttivi negativi, dal -27% delle Marche a 0.8 m/hl, al -18% del Lazio a 1.3 m/hl. La regione critica, la Toscana, invece cala del 3% a 2.6 m/hl ma è stabile rispetto agli ultimi 5 anni.
• Infine, diamo un occhio al Mezzogiorno, dove spicca la Puglia. In realtà in Puglia nel 2012 e 2013 ci sono state due annate molto cattive (il 2012 in particolare). L’incremento del 13% (5% sopra media) a 5.6 m/hl sembra essere più un ritorno a livelli produttivi consoni con il passato che altro. Se in Puglia si parla di recupero, la Sicilia perde il 20% della produzione rispetto al 2013, ma in realtà si tratta del reciproco di quanto detto per l’altra regione. In questo caso fu la produzione 2013 a essere veramente eccezionale. Infatti, la produzione siciliana di 5 milioni di ettolitri è perfettamente allineata alla media degli ultimi 5 anni.