Con il Molise finalmente chiudiamo il cerchio del censimento 2010 per quanto riguarda le superfici vitate suddivise per vitigno. Il Molise sembra una “terra di mezzo” nel mondo del vino italiano. La sua base ampelografica non è irrilevante, oltre 5mila ettari, è piuttosto concentrata su sul Montepulciano ma manca di denominazioni di origine importanti e non ha vitigni significativi. Con soltanto il 23% della superficie vitata a DOC, è una delle regioni con la minore penetrazione DOC. Tutta la produzione è concentrata in provincia di Campobasso.
- Il Montepulciano è metà del vigneto totale della regione, circa 2500 ettari, con un peso della DOC del 30%, poco meno di 800 ettari.
- Dopo il Montepulciano, troviamo il Cabernet Sauvignon, con soltanto 435 ettari, quindi l’8% del totale regionale e praticamente tutto non-DOC (94%), poi le due varietà di Trebbiano, abruzzese e toscano, che messe “correttamente” insieme farebbero circa 500 ettari. Così come per il Cabernet, percentuali molto basse di superficie DOC, meno del 15%.
- Dove sono i vitigni autoctoni? Il più esteso sembra essere il Tintilia nero, 108 ettari vitati, questa volta il 35% DOC. Poi ci sono Falanghina e Aglianico con una percentuale significativa di DOC (oltre il 50%), e poco altro.