Esportazioni di vino italiano – aggiornamento ottobre 2013

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Due sono i dati che spiccano nell’analisi delle esportazioni di vino a fine ottobre. Il primo è che per la prima volta nella storia le esportazioni di vini spumanti hanno superato, in un mese, 100 milioni di euro. Si tratta di un dato ancora più significativo ove si considera che deriva di un incremento di tutte e tre le categorie di prodotto che ISTAT censisce, Asti, spumanti DOP e tutto il resto. Il secondo è che con l’accelerazione di settembre e ottobre (+10% in entrambi i mesi) non sarà difficile festeggiare la soglia di 5 miliardi di euro di esportazioni di vino italiano. 18 mesi, dal Marzo 2011 per passare da 4 a 5 miliardi di euro di esportazioni. Per contro le importazioni di vino restano un fenomeno minore, intorno a 310-320 milioni di euro annui. Il che lascia la bilancia commerciale del vino italiano su un surplus di 4.6-4.7 miliardi di euro.

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  • Siamo a 4981 milioni sui 12 mesi terminati a ottobre, in crescita del 7% sul periodo corrispondente dell’anno scorso. La crescita è spinta dai vini spumanti, che viaggiano al ritmo del 15-16% di crescita annua e dai vini sfusi, che si mantengono intorno al 18% di crescita. Stanno invece gradualmente decelerando i vini imbottigliati, che in questi ultimi mesi stanno crescendo del 4-5% annuo in media, nonostante qualche segnale di vivacità degli ultimi 2 mesi.
  • Proprio settembre e ottobre hanno portato a una riaccelerazione dell’export. Da un lato, arriva la stagione degli spumanti. Quindi questi sono mesi in cui il peso di questi prodotti è superiore alla media. Siccome crescono più velocemente, l’impatto sul totale è più visibile. Come dicevo sopra, però, anche i vini imbottigliati, che nel corso del 2013 avevano mostrato segni di indebolimento, hanno fatto registrare due ottimi mesi con un +7%.
  • I volumi di esportazione si stanno stabilizzando, siamo intorno a 20.5 miloni di ettolitri su base annua. Il grafico mostra in modo molto chiaro che si tratta di un vero e proprio atterraggio morbido, che si basa soprattutto sul riassorbimento dell’eccesso di export di vini sfusi. Siamo ancora in calo annuo del 10% circa ma chiaramente piano piano ci stiamo stabilizzando intorno ai 6 milioni di ettolitri di vino sfuso.  I vini imbottigliati sono invece in continuo calo intorno al 3-4% annuo in termini di volume esportato.
  • Invece crescono senza sosta i volumi di spumante, che raggiungono 2.07 milioni di ettolitri annui (per la prima volta sfondano il muro dei 2 milioni). Si tratta di un raddoppio nel giro di 7 anni.
  • L’export è dunque principalmente sostenuto dal prezzo mix, che negli ultimi 12 mesi cresce del 12% circa. Esportiamo a un prezzo di 2.42 euro al kilo, di cui 3 euro per i vini imbottigliati, 0.82 euro per i vini sfusi e 3.43 euro per i vini spumanti.
  • Un cenno meritano le importazioni di vino, che a fine ottobre erano 316 milioni di euro, calcolate sui 12 mesi dell’anno. Erano 310 milioni di euro un anno prima. Quindi quasi invariate.

 

 

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “Esportazioni di vino italiano – aggiornamento ottobre 2013”

  • Massimo Tonini

    Ciao Bacca,

    Sempre chiaro e preciso, se ti può consolare i nostri DB sono perfettamente in sintonia in quanto i numeri quadrano a distanza!

    Ho notato tra gli Spumanti un fenomeno distorsivo – non nuovo in effetti – che vede come ottavo paese partner dell’Italia la Francia, ma ad un prezzo medio di Euro 1.37 contro Euro 3.46 medi del comparto spumanti (è un 60% in meno). A chi/cosa può essere dovuta una simile inflazione di volumi in una categoria – quella degli Spumanti – che in realtà è virtuosa nel resto del mondo?

    Grazie,

    M

  • bacca

    Ciao Massimo,
    scusa il ritardo con cui rispondo ma sono un po’ in affanno in questo periodo. Ci sono stati in passato dei fenomeni strani rispetto alla Francia, con delle esportazioni molto elevate in mesi isolati dell’anno, che avevano riguardato l’Asti spumante. Proprio a ottobre sono passati 70mila ettoltiri di “altri” spumanti, quindi no DOP e no Asti, per 3.2 milioni di euro… quindi 46 euro a ettolitro…
    Ogni tanto capita anche per l’Asti, questa “anomalia francese” ma a prezzi corrispondenti con la norma…
    secondo me spariamo in Francia dei prodtti invenduti

    bacca

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