Le esportazioni di settembre hanno ancora una volta segnato un nuovo record per i volumi, oltre a far ritornare il valore annuo sopra il precedente record “anno mobile” che risaliva alla fine del 2008. Il record e’ pero’ stato raggiunto attraverso la categoria dei vini sfusi, che sta vivendo un vero e proprio boom, mentre in settembre sia i vini spumanti che quelli imbottigliati non hanno superato in modo significativo il volume dello stesso mese dell’anno scorso. L’Italia rafforza in questo modo la propria leadership nell’ambito dei paesi esportatori di vino nel mondo, almeno per quanto riguarda i volumi. Sui primi 9 mesi dell’anno siamo a quasi EUR2.7 miliardi di euro per 15 milioni di ettolitri (+8,5% e +7.4% rispettivamente), mentre sull’anno mobile siamo a EUR3.7 miliardi e 20.5 milioni di ettolitri (+6.4% e +7.7% rispettivamente). Analizziamo in questo post due aspetti: quello del prezzo mix, che mette in luce una certa debolezza della struttura dell’export, e quello dei paesi BRIC che stiamo analizzando attraverso lo studio spagnolo.
Il prezzo-mix fatica a riprendersi, sia per l’impatto negativo dei volumi elevati sui vini sfusi (a settembre 770mila ettolitri esportati a meno di 40 centesimi al kilogrammo lordo) sia per il mancato recupero del prezzo dei vini spumanti dopo il forte calo degli anni scorsi. Le esportazioni di vino imbottigliati in verita’ stanno un po’ migliorando. Il grafico parla chiaro: fatto 100 il prezzo medio delle esportazioni nel 2006, ad oggi il vino sfuso viene esportato a 110, quello imbottigliato a 102 e quello degli spumanti a 83. Certamente non siamo riusciti a incamerare l’inflazione, altrettando certamente non abbiamo trasferito un centesimo dell’apprezzamento dell’euro nei confronti delle altre valute. Tutti aspetti su cui vale la pena di pensare.
Paesi BRIC. Escludiamo l’India dove le esportazioni faticano a superare la soglia dei 2 milioni di euro, e concentriamoci sugli altri tre. Diciamo che le notizie sono buone, particolarmente da qualche mese a questa parte.
Brasile. Le esportazioni si stanno ravvivando e sono oggi a circa 31 milioni di euro per 140mila ettolitri annui. Siamo su del 69% sull’anno scorso a fine settembre (sempre anno mobile), essenzialmente grazie ai vini imbottigliati che rappresentano circa 25 milioni del totale.
Russia. I 96 milioni di esportazioni annui (+55%) cui siamo arrivati mettono questo paesi tra i primi mercati per il vino italiano. Spediamo quasi 1 milione di ettolitri dei 20.5 milioni totali. Rispetto alle esportazioni totali, come sappiamo il mix e’ fortemente spostato sugli spumanti, che rappresentano 34 milioni sul totale. In realta’ la Russia sta assumendo una dimensione molto rilevante nei vini sfusi: mentre fino a meta’ 2009 le esportazioni di sfuso erano sui 100mila ettolitri annui, oggi siamo in forte crescita a 576mila ettolitri, con una crescita del 60-70% sull’anno scorso. Ecco uno dei mercati dove c’e’ un contributo molto sostenuto ai vini sfusi.
Cina. In Cina vale un po’ il discorso del Brasile. Le cose sono cominciate a migliorare nella seconda meta’ del 2009. Siamo oggi sul piede dei 33 milioni di euro con 200mila ettolitri annui, in crescita del 108% e del 170% rispettivamente. Finalmente le cose si muovono. In questo caso i vini imbottigliati la fanno da padrone con cica 29 milioni, +213%.