Sud Africa – esportazioni di vino, aggiornamento 2012

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Le esportazioni del Sud Africa si sono riprese nel 2012, soprattutto grazie al balzo dei volumi che sono tornati dopo 4 anni a superare la soglia dei 4 milioni di ettolitri. I trend principali sono la forte crescita dei vini bianchi, lo spostamento sempre più marcato dall’export di vini imbottigliati a quello di vini sfusi (con le conseguenze pesanti sul prezzo mix, in calo del 12%) e lo spostamento del baricentro geografico delle esportazioni dai classici mercati europei al Nord America e all’Est Europa, con la Russia che passa dal “niente” di qualche anno fa a essere il quarto mercato per l’export nazionale. Per la prima volta da un paio di anni abbiamo anche qualche dato a valore sull’export: date queste tendenze il messaggio positivo sui volumi non si trasferisce sui valori, che crescono soltanto del 3% in valuta locale. Passiamo ai numeri.

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  • Le esportazioni salgono del 17% a 4.17 milioni di ettolitri, con un incremento del 35% per le esportazioni di vino bianco (2.16 milioni di ettolitri) e un calo del 4% per quelle di vini rossi (1.63 m/hl).
  • In termini relativi, la quota di export sulla produzione (come riportata da OIV) resta intorno al livello del 40% medio degli ultimi anni, il 42% di preciso, rispetto al 37% del 2011.
  • Invece, come anticipavamo, sta diminuendo pesantemente la quota di export di vino imbottigliato, che ora rappresenta soltanto il 40% del totale, contro il 60% del vino esportato sfuso. Naturalmente ciò ha forte implicaizoni sul valore. Difatti, l’export di vino sfuso ha un prezzo di 4 volte di quello dell’imbottigliato: 6.65 rand al litro contro 26.5. Quindi se è vero che il 60% dell’export a volume è sfuso, quindi 2.5m/hl, il suo valore è soltanto il 25% dei 6 miliardi di Rand di export.
  • Dicevamo 6 miliardi di rand, in crescita del 3% rispetto al 2011 e sotto i livelli recordi di 6.5 miliardi di rand raggiunti prima della crisi del 2009, che al cambio medio 2012 sono 728 milioni di dollari oppure 567 milioni di euro. In una classifica ipotetica delle nazioni esportatrici di vino il Sud Africa resta relegato al nono posto nel mondo, preceduto da tutti i grandi produttori classici fatto salva la Germania (che viaggia sotto i 400 milioni di euro).
  • Scendendo ai vitigni, le esportazioni di Chenin Blanc salgono del 29% a 600mila ettolitri, seguite dal balzo del 60% di quelle di Chardonnay a 319mila ettolitri. Il terzo vitigno esportato per importanza è il Sauvignon Blanc, in crescita del 17% a 295mila ettolitri. Seguono poi due vitigni rossi, lo Shiraz che prende la leadership con 195mila ettolitri esportati (+16%) e il Cabernet Sauvignon che è invece in calo del 7% a 161mila ettolitri. Stesso trend mostrato dal Merlot a 148mila ettolitri.
  • Terminiamo andando a vedere i principali mercati di sbocco. Il Regno Unito resta in testa alla classifica, con 0.9 milioni di ettolitri. La buona notizia per i Sud Africani è che il forte calo degli ultimi anni (erano 1.3 milioni di ettolitri nel 2009) si è interrotto e si registra un incremento del 12%. La cattiva notizia è che l’export passa da 14 a 12.5 rand al litro e quindi il valore esportato è il medesimo, circa 1.1 miliardi di rand.
  • Tra gli altri principali mercati calano del 3% e del 10% la Germania e la Svezia a 0.8 e 0.3 milioni di ettolitri, mentre crescono violentemente la Russia, a 316mila ettolitri (quarto mercato, +280%) e USA e Canada che diventano quinto e settimo mercato per il Sud Africa, con circa 440mila ettolitri di volume combinato.

 

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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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