
La Germania è uno dei grandi mercati del vino in cui l’Italia non ha perso terreno rispetto alla Francia, grazie alla ripresa dei nostri spumanti che tornano ai livelli di qualche anno fa. I dati di UN Comtrade mostrano una leggera crescita (+3%, EUR2.5 miliardi di euro) dopo due anni negativi, con 15.2 milioni di ettolitri importati. Tra i maggiori esportatori in Germania, l’uno trend strutturale sembrerebbe quello della Nuova Zelanda, che “emerge” come decimo mercato con una progressione del 18% annuo sugli ultimi 5 anni. Conoscendo la performance dei vini neozelandesi in altre piazze, non è difficile immaginare che possa guadagnare altre posizioni, anche se la Germania resta un mercato molto ancorato ai tre grandi produttori (Italia, Francia e Spagna) che da sempre rappresentano una quota tra il 78% e l’80% delle scelte “estere” dei tedeschi. Per finire, vi includo anche i dati relativi ai vini sfusi, che sono una componente non da poco nel mercato tedesco (0.5 miliardi dei 2.5 totali), un segmento dove l’Italia continua a mantenere la leadership con una quota di mercato del 30%. Passiamo ai dati.
- La Germania ha importato 2.5 miliardi di euro di vino nel 2017, con una crescita del 3% sul 2016 e dell’1% annuo dal 2012 a questa parte. I vini in bottiglia sono stati praticamente stabili nel 2017 (+1%), mentre sono stati i vini sfusi a trainare il segmento dei prodotti fermi, con un incremento del 9% per oltre 500 milioni. Infine i vini spumanti crescono del 6% a 419 milioni, naturalmente a dominanza francese.
- La performance dell’Italia è stata in linea con il mercato, +3% a 922, che si compone di un incremento del 9% dei vini spumanti (89 milioni) de del 12% dei vini sfusi (160 milioni). A frenare il trend italiano è la stabilità dei vini in bottiglia, 669 milioni.
- La Francia perde ulteriori quote di mercato nel vicino mercato. il calo del 2017 è del 2% a 670 milioni di euro, il livello più basso dal 2010 a questa parte. I francesi calano del 4% nei fini fermi, 335 milioni, del 18% nei vini sfusi a 78 milioni, mostrando un dato positivo solo nel segmento degli spumanti, +3% a 249 milioni di euro.
- La Spagna è invece in ripresa. La ripresa dei vini spumanti, +22% a 72 milioni, si combina al rimbalzo dei vini sfusi, +30% a 114 milioni di euro (lo stesso livello del 2013) e all’andamento marginalmente positivo dei vini fermi in bottiglia (+2% a 222 milioni). Ne deriva un +10% che consente alla Spagna di riguadagnare quota 400 milioni, +10%.
- Sotto i tre grandi paesi europei, si sta riprendendo il Sud Africa, +7%, non vanno male gli Stati Uniti, quarta forza del mercato con un +4%. Lo stesso vale per l’Australia che cresce del 13%. Come dicevamo sopra è però la Nuova Zelanda l’osservato speciale per il 2018…
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