Australia – esportazioni di vino – primo semestre 2015

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Forti della significativa svalutazione del cambio, che hanno in media interamente riversato come sconto ai clienti, le esportazioni australiane hanno finalmente imboccato il percorso della ripresa in modo deciso. Nei 12 mesi terminanti a Giugno 2015, secondo i dati (molto criptici) di Wine Australia, la crescita a valore dell’export è stata del 6%, per un valore di 1.9 miliardi di dollari locali. Siamo circa 70 milioni sopra il livello raggiungo a fine 2014, e 130-140 milioni, cioè il 7%, sopra il minimo storico toccato a fine 2013. Si tratta però di un rimbalzino: il dato del 2008, comunque sotto del 20% rispetto al picco 2007 è di 2.4 miliardi di dollari, qui siamo a 1.9. E per fortuna c’e’ stata la Cina… andiamo a leggere i dati.

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  • Le esportazioni a giugno 2015 e a valere sui 12 mesi sono state 1.89 miliardi di dollari australiani, +6.2% rispetto a giugno 2014. Come vedete dalla tabella, a dicembre 2014 la crescita si era già manifestata ma era nell’ordine del 4%.
  • Si tratta di un recupero principalmente guidato dai volumi, che sono stati 7.24 milioni di ettolitri, +5.9% contro giugno 2014, con un prezzo medio stabile a 2.6 euro per ettolitro.
  • Si ripete il copione che abbiamo visto nel passato: vendite di vino imbottigliato in crescita di prezzo mix (e leggendo i commenti anche a volume), con un prezzo medio di 4.91 dollari al litro (+3%), mentre i prezzi del vino sfuso calano ulteriormente a 0.93 dollari australiani al litro, con un impatto particolarmente negativo sulla fascia alta dei vini sfusi. Come dire che gli australiani, con l’indebolimento del dollaro hanno di nuovo una convenienza a imbottigliare in Australia e ad esportare il prodotto finito.
  • I commenti verbali si sprecano nel comunicato, i dati sono invece opportunamente incompleti per non essere confrontati con il passato e per far pagare il pacchetto completo. Questo giro abbiamo i fatturato per nazione totali, che possiamo confrontare con quello che questi signori dicevano nel 2008. Dunque il mercato inglese nel 2008 era oltre 800 milioni di dollari (ma aveva sfiorato un miliardo l’anno prima) e oggi vale 369 milioni, cioè meno della metà del 2008 e un buon 60% in meno del picco. Il mercato americano è oggi il principale, con 415 milioni di dollari australiani. Nel 2008, ultimo dato “completo” che disponiamo era 674 milioni. Anche lui al picco del 2007 stava oltre 950 milioni di dollari. Terzo mercato storico è il Canada che vale 182 milioni di dollari. I canadesi negli anni d’oro compravano per 280-290 milioni di dollari, quindi neanche tanto male.
  • Per fortuna degli australiani hanno trovato la via cinese. Purtroppo non disponiamo i dati storici ma a giugno 2015 la Cina valeva 280 milioni di dollari e Hong Kong 112 milioni. Insieme, fanno quasi 400 milioni di dollari, cioè il 22-23% del totale e certamente un mercato che vale quanto UK e USA per dimensione… ma molto di più per prospettiva di crescita!
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “Australia – esportazioni di vino – primo semestre 2015”

  • Alice

    Buongiorno! Informazioni sempre dettagliatissime, è un piacere seguirla.

    Saprebbe indicarmi dove trovare delle informazioni sulle importazioni di vino italiano in Australia?
    Non ho trovato nulla su questa tematica.
    La ringrazio anticipatamente.

  • bacca

    Ciao Alice e grazie!
    Ti mando i dati via email relativi alle esportazioni in Australia. L’azienda italiana con una solida base laggiù è Campari, che mi ricordo vendeva molto spumante Riccadonna. Altro non so…
    A presto!

    Marco

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