Importazioni e mercato del vino in Corea – aggiornamento 2008

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Fonte: Calwine
Oggi ci concentriamo sul mercato del vino in Corea, che e’ stato in forte crescita fino al 2008. Nel 2009 le importazioni di vino stanno invece scendendo del 40% a valore e del 25% a volume. In questo quadro, le esportazioni francesi, guidate da Champagne e vini di alta qualita’ stanno scendendo del 53%, mentre le esportazioni italiane calano del 33%, quindi meno della media del mercato. Meno peggio di noi fanno gli americani con -31% e i cileni con -26%. La causa di questo crollo e’ la scelta dei consumatori di orientarsi su vini di minor valore, e qui si spiega come mai i cileni sono andati meno peggio e i francesi hanno dimezzato il loro export. Lo studio pero’ introduce una nota di speranza: la crisi sembra essere al termine in Corea e gli indici di confidenza dei consumatori sono in ripresa. Questo mercato, che come vedete dal primo grafico e’ cresciuto in modo esponenziale fino al 2008, puo’ riprendere la sua corsa.



Quali sono le opportunita’ e le minacce per il vino in Corea? Opportunita’: (1) il mercato degli alcolici e’ molto grande e offre una ottima opportunita’ di crescita per il vino; (2) il vino, particolarmente quello rosso, gode di una immagine “salutistica”; (3) non ci sono prodotti locali che minacciano le importazioni di vino dall’estero. Le minacce sono il livello elevato di competizione, la scarsa penetrazione del prodotto tra i consumatori, i prezzi molto elevati a causa dei dazi doganali e delle tasse locali.

In Corea si sono importati 166 milioni di dollari nel 2008. E’ il risultato di una galoppata di diversi anni, culminata con il quasi raddoppio del 2007. Il primo segno della crisi e’ stato nel 2008, quando i volumi sono calati da 32m/litri a 29m/litri, in un mercato che ha comunque mantenuto una crescita del 10-11% a livello di valore.

Le quote di mercato sono piuttosto simili a quelle di altri mercati emergenti che abbiamo analizzato recentemente. I francesi dominano incontrastati con il 40% del mercato, seguiti dai cileni con il 18%. L’Italia e’ terza con il 14% e precede gli USA con il 10%. Per dare un’idea dei valori in gioco, l’Italia ha esportato vino nel 2008 per 24 milioni di dollari.

La Francia naturalmente domina con gli spumanti, dove ha una quota del 72% e sopravanza largamente l’Italia con il 18% del mercato. L’Italia ha una posizione migliore degli altri nel segmento dei vini bianchi in bottiglia, dove ha una quota del 34% contro il 20% della Francia: questa leadership e’ determinata dal grande successo dei vini frizzanti. Nell’altra categoria importante, cioe’ quella dei vini rossi imbottigliati, l’Italia e’ terza con l’11% del mercato dietro alla Francia con il 43% e al Cile con il 22%.


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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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