ISTAT ha partorito la prima stima sulla produzione di vino in Italia per il 2009 a 46.8m/hl che non si discosta molto dalle stime precedenti fatte Assoenologi (46.3m/hl, vedi nostro post di fine agosto) da ISMEA/UIV (46.5m/hl, che invece non abbiamo commentato). Mantengo la promessa: prossimo appuntamento con i dati il piu’ finali possibili verso marzo aprile del prossimo anno. Ma quali sono le differenze rispetto alle stime iniziali? Diciamo che la vendemmia al Nord non e’ cosi’ positiva come si immaginava inizialmente, mentre al Sud ISTAT prevede un incremento del 4-5% rispetto alle prime stime di un calo del 3-4%.
Nota a margine: i dati del Trentino soffrono della mancanza di Bolzano e quelli del Friuli di Gorizia (quelli della Sicilia sono orfani di Siracusa, anche se poco rilevante).
Andiamo in dettaglio sulle macroregioni. Ora la vendemmia del Nord Italia e’ vista a 19.8m di hl, ma colpevolmente mancano due numeri che valgono combinati circa 0.5m/hl. Pur raggiungendo questi dati, i numeri del Nord supereranno i 20.4m/hl dello scorso anno. A una rapida occhiata si nota il recupero del Piemonte e il leggero calo di Veneto e Lombardia.
Al centro sud il quadro sembra essere marginalmente positivo. La regione chiave del centro Italia e’ la Toscana, che dovrebbe essere sui livelli produttivi dello scorso anno. Anche le altre regioni del centro Italia sembrano molto stabili, salvo un rimbalzo atteso nelle Marche.
Al sud Italia le previsioni sembrano obiettivamente migliori delle prime attese. Il Sud dovrebbe riportarsi sopra i 20m/hl, forte della buona vendemmia in Sicilia (+7%, che confermerebbe il recupero del 2008) e della Puglia (7% anche per lei). Dette queste due regioni resta da citare la Campania, dove ci si attende un leggero calo (2%).
Le regioni che in questa nuova stima sembrano uscire meglio dalla vendemmia 2009 in termini di volumi sono il Piemonte (+16%) Liguria (+15%), le Marche (+13%), la Calabria (+9%). Quelle che dovrebbero secondo ISTAT mostrare i cali piu’ significativi sono il Molise (-18%), il Veneto (-6%), la Lombardia (-5%).
Guardando i dati contro le medie storiche il quadro cambia un pochino. Il Piemonte non e’ il leader in termini di crescita: il rimbalzo della produzione suona piu’ come un recupero dei livelli passati (4% sopra la media storica). I dati in prospettiva storica mettono quindi in luce una classifica diversa, dove la migliore vendemmia sembrano essere quelle pugliese e lombarde (circa il 9% sopra la media storica), mentre dati particolarmente negativi in prospettiva storica sembrano essere quelli del Lazio (-20%, ma i livelli produttivi passati probabilmente sono un ricordo), la Sardegna (-29%, ma qui esiste una forte rifocalizzazione sulla qualità) e il Molise (-21%).
Ultimo cenno alle rese per ettaro… che non scendono, anche se questi numeri sono da prendere con le molle siccome i dati sulle superfici sono ancora incompleti.
grazie molto utile per il mio lavoro di consulenza e degustazioni.
Antonio