Se le esportazioni italiane stanno scendendo moderatamente rispetto allo scorso anno, la stessa statistica riferita alla Francia mostra un andamento ben piu’ pesante. L’esposizione della Francia ai vini VQPRD e’ come sappiamo nettamente superiore all’Italia. Inoltre, una buona fetta delle esportazioni (circa il 30%) sono Champagne. E lo Champagne nei primi 4 mesi del 2009 mette a segno un andamento da pelle d’oca con variazioni del -45/55% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. Conclusione? La Francia ha perso quasi 1 miliardo di euro di export di vino (dal massimo di 7.1 miliardi di euro raggiunto a meta’ 2008 al livello attuale “annuo a fine Aprile” di EUR6.2bn). La seconda cosa che va detta e’ che la Francia ha una “dimensione” di export di vino comunque dell’80% superiore all’Italia, secondo esportatore (ma era 2 volte, cioe’ il 100% di piu’ a meta’ 2008). La terza considerazione riguarda il mix: le esportazioni di vino da tavola e dei vin de pays non stanno scendendo in modo cosi’ drammatico: fanno -1% sui 12 mesi ad aprile contro il -13% del totale e -12% sui volumi contro il -13.5% del totale.
Veniamo ai numeri. A fine 2008 la Francia aveva esportato EUR6.8bn e 13.7m/hl di vino, contro gli EUR3.6bn e il 17.8m/hl dell’Italia. La performance del 2008 era stata di un -10% sui volumi e un valore sostanziamente stabile. Nel giro di 4 mesi, le esportazioni francesi sono passate su un ritmo annuo molto piu’ pesante: -13.5% sui volumi e -13% a valore. Da 13.7 a 13 miliardi di hl da resta intorno a 6.8 miliardi di euro a 6.2 miliardi. A causare il crollo sono stati 4 mesi da incubo, in cui le esportazioni hanno fatto -30% in media (con un -35% in Gennaio-Febrraio), trainate all’ingiu’ dal -51% delle esportazioni di Champagne (in un periodo peraltro poco significativo, ma pur sempre un crollo da 625milioni a 306milioni sui primi 4 mesi) e in generale dall’export di VQPRD, che scendono del 34% (incluso Champagne).
I vini da tavola e VdP invece non hanno avuto variazioni significative nel valore (da 360 milioni a 350 milioni di euro), anche se hanno perso volume. Si esportano oggi circa 7m/hl in queste categorie, rispetto al picco di 8.3 milioni del giugno 2007. Lo stesso dicasi per i vini di qualita’, che sono passati dai massimi di 7.2m/hl al livello corrente di 6.1 milioni.
Finiamo con il confronto con l’Italia che come dicevamo ci lascia in una posizione meno grave dei francesi. I due grafici vi mostrano quanto segue: (1) le variazioni mensili contro l’anno precedente hanno cominciato a divergere in modo visibile da meta’ 2008 a vantaggio dell’Italia, mentre prima di quella data la Francia cresceva un po’ di piu; (2) a livello “annuo” (sull’Italia mancano i dati di aprile), la distanza tra Francia e Italia si e’ un po’ ridotta, con l’Italia che resta intorno a EUR3.5bn mentre la Francia scende da oltre 7 miliardi a circa 6.2.
