Zonin


Zonin – risultati 2011 e vendite 2012

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Con la crescita ottenuta nel 2011 (+17%) e l’ulteriore progresso con il quale si appresta a chiudere il 2012 (circa +9%), Zonin si conferma decisamente come l’azienda vinicola italiana con la crescita più marcata negli ultimi anni. Nel giro di 5-6 anni, l’azienda ha letteralmente raddoppiato le vendite, riuscendo così a riportare il bilancio in utile e a rendere sostenibile l’indebitamento, che da ormai qualche anno veleggia intorno a i 30-35 milioni di euro. Quando si raddoppiano le vendite è difficile che ci siano mercati nei quali si va male, ma certamente il progresso messo a segno nei mercati anglosassoni (USA/UK ma anche Canada) con le società di distribuzione locali ha dato un forte contributo, per quanto anche le vendite del resto del gruppo siano cresciute del 10% circa nel corso degli ultimi 2 anni. Cosa manca? Lo abbiamo già detto gli anni scorsi, a tanta (cercata) crescita si associa ancora un livello di utili piuttosto limitato, anche derivante dal posizionamento dell’azienda nel segmento dell’alta qualita’-prezzo. Il margine operativo lordo resta sotto il 5% del fatturato. Dall’altra parte, grazie a una buona gestione finanziaria e a una riduzione dell’aliquota fiscale, l’utile netto finalmente rivede un numero significativamente positivo.

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Zonin – risultati e analisi di bilancio 2009

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Zonin ha archiviato un 2009 in decisa controtendenza rispetto alla maggior parte delle altre grandi aziende vinicole. Il fatturato e’ cresciuto del 9% e, anche se i margini si sono ridotti leggermente, il bilancio ha chiuso con un leggero utile senza essere aiutato da poste straordinarie: possiamo dire che e’ il primo bilancio senza perdite dalla gestione dal 2004 a questa parte. Non solo Zonin e’ andato bene nel 2009, ma prevede anche un 2010 in ulteriore rialzo, anche se gli amministratori hanno gia’ messo le mani avanti sui margini: il focus continua a essere la quota di mercato e l’incremento del fatturato rispetto all’incremento della profittabilita’. La salute finanziaria del gruppo sta aumentando: il capitale investito e’ rimasto stabile, il debito ha avuto una leggerissima riduzione. Anche se i parametri del debito sono leggermente peggiorati a causa del calo del MOL, l’andamento commerciale del gruppo (per non dire della dotazione patrimoniale) lascia presagire a evoluzioni positive nell’esercizio in corso.



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Zonin – risultati e analisi bilancio 2008

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La Casa Vinicola Zonin e’ probabilmente una delle poche grandi aziende vinicole italiane che nel 2008 ha presentato conti in significativo miglioramento rispetto all’anno precedente. Il bilancio che l’azienda ci ha gentilmente fornito parla di una crescita del fatturato superiore al 10%; ma i segnali positivi sono in tutto il bilancio: il costo del personale e’ rimasto stabile, liberando risorse per l’investimento in marketing e per un miglioramento dei margini, che pur rimangono bassi se consideriamo il significativo grado di integrazione verticale dell’azienda (che possiede 1800 ettari di vigneto). Infine il debito ha smesso di crescere e si e’ fermato a 32 milioni, nonostante l’incremento del capitale circolante (magazzino ma sopratttutto crediti verso clienti, per i quali si fa chiara menzione della difficolta’ di incasso), presumibilmente grazie a una politica di investimento piu’ oculata rispetto agli anni passati. La cosmetica del bilancio e’ stata poi aiutata dalla rivalutazione degli immobili che il gruppo ha operato per EUR12 milioni, e che dara’ luogo a tasse per circa 0.3 milioni quest’anno. Riportando il valore di bilancio di queste attivita’ al loro valore di perizia, il gruppo ha “arricchito” il suo patrimonio netto riportandolo al di sopra del debito. Il debito c’e’ sempre, ma con questa azione appare piu’ sostenibile rispetto al valore del patrimonio; resta sempre molto elevato ove confrontato con il livello del margine operativo lordo (EUR5 milioni).


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E il 2009? Zonin non cela che i progressi mostrati nel corso del 2008 sono destinati a continuare quest’anno, che potrebbe essere un anno orribile per le aziende che operano nel mondo del vino. Si potrebbe quindi dire che un presunto malato del mondo del vino italiano, come lo si poteva definire un paio di anni fa, e’ oggi uscito dalla convalescenza. I margini pero’ non sono ancora quelli giusti: se il 2009 mostra segni di ulteriore crescita di fatturato potremmo assistere a un ulteriore passo in avanti.
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