
Con la crescita ottenuta nel 2011 (+17%) e l’ulteriore progresso con il quale si appresta a chiudere il 2012 (circa +9%), Zonin si conferma decisamente come l’azienda vinicola italiana con la crescita più marcata negli ultimi anni. Nel giro di 5-6 anni, l’azienda ha letteralmente raddoppiato le vendite, riuscendo così a riportare il bilancio in utile e a rendere sostenibile l’indebitamento, che da ormai qualche anno veleggia intorno a i 30-35 milioni di euro. Quando si raddoppiano le vendite è difficile che ci siano mercati nei quali si va male, ma certamente il progresso messo a segno nei mercati anglosassoni (USA/UK ma anche Canada) con le società di distribuzione locali ha dato un forte contributo, per quanto anche le vendite del resto del gruppo siano cresciute del 10% circa nel corso degli ultimi 2 anni. Cosa manca? Lo abbiamo già detto gli anni scorsi, a tanta (cercata) crescita si associa ancora un livello di utili piuttosto limitato, anche derivante dal posizionamento dell’azienda nel segmento dell’alta qualita’-prezzo. Il margine operativo lordo resta sotto il 5% del fatturato. Dall’altra parte, grazie a una buona gestione finanziaria e a una riduzione dell’aliquota fiscale, l’utile netto finalmente rivede un numero significativamente positivo.