Baron de Ley
Baron de Ley – risultati 2010
nessun commentoBaron de Ley ha mostrato dei tangibili segni di miglioramento nei conti del second semestre, che in breve sono stati caratterizzati da un recupero dei margini (minor costo delle materie prime) e da una ripresa delle vendite fuori dai confini spagnoli. Ancora meglio dei risultati in termini di utili sono i dati finanziari. Baron de Ley ha concluso il 2010 con una posizione di cassa netta di circa 11 milioni di euro rispetto ai 2 milioni di debito del 2009. Si tratta di 13 milioni di euro di generazione di cassa, cui vanno sommati i 21 milioni di euro investiti nell’acquisizione di azioni proprie (poi cancellate). Da cio’ deriva una generazione di cassa di ben 34 milioni di euro, rispetto a un numero comparabile di 21-22 milioni di euro. Quando guardate questi numeri, quindi, considerate che l’incremento del 14% dell’utile netto e’ una visione “parziale” di come sono andate le cose. E il 2011? Naturalmente continuera’ a restituire cassa agli azionisti (in gennaio 2011 ha ricomprato un altro 1.4% del capitale investendo 3 milioni di euro), mentre dal punto di vista operativo l’attenzione si spostera’ soprattutto sull’andamento delle vendite in Spagna cercando di mantenere la posizione di leadership e nello stesso tempo cercando di allargare la penetazione in nuovi mercati esteri.
Baron de Ley – risultati primo semestre 2010
nessun commentoBaron de Ley ha cominciato a intravedere qualche segno di ripresa nel corso del primo semestre 2010. A supportare le vendite del gruppo spagnolo sono state le esportazioni, mentre il mercato spagnolo ha continuato a essere molto debole. Il secondo segnale di ripresa e’ l’aumento delle vendite di vino imbottigliato (e dentro questo di quello di alta qualita’) rispetto a quello sfuso che l’anno scorso di questi tempi rappresentava l’8% delle vendite, sceso al 4% nei primi 6 mesi del 2010. Detto questo, il recupero e’ ancora molto flebile e restiamo lontani dal picco toccato nel primo semestre 2008.
La strategia dell’azienda pero’ non cambia: gli amministratori hanno trionfalmente comunicato che hanno ricomprato sul mercato azionario il 10% delle azioni e le hanno cancellate. In questo modo, anche se gli utili non si stanno riprendendo, gli azionisti possono godere di un beneficio, in quanto si siedono al tavolo degli utili in 9 invece che in 10: la fetta di torta e’ piu’ grande. Dall’altro lato, cio’ si ricongiunge a quanto ho scritto recentemente su Angolo Economico e cioe’ che molte delle grandi aziende vinicole (e Baron de Ley e’ una bandiera del vino di qualita’ spagnolo) non stanno investendo nell’attivita’ in modo significativo, preferendo vendere o come in questo caso investire nel proprio stesso capitale: troppo presuntuosi o nessuna idea?
Baron de Ley – risultati 2009
nessun commentoCon un po’ di ritardo analizziamo i risultati 2009 di Baron de Ley, che in effetti ha gia’ riportato i numeri relativi al trimestre 2010. Questo ci consente di dare corpo al messaggio principale, pero’: nel 2010 le cose dovrebbero andare decisamente meglio: le vendite sono cresciute del 17% e gli utili del 25%. La ripresa di Baron de Ley e’ partita nel secondo semestre e piu’ in particolare nell’ultimo trimestre. Le vendite si sono stabilizzate e i margini sono finalmente in ripresa (ultimo tremstre). Il commento piu’ importante oltre a questo, della ripresa, e’ relativo al fatto che Baron de Ley continua a investire in modo significativo piu’ nelle proprie azioni (riacquistandosi le azioni quotate in borsa) piuttosto che investire nella crescita dell’attivita’ (gli investimenti sono allineati agli ammortamenti, cioe’ centrati sul rimpiazzo degli impianti obsoleti).
Baron de Ley – risultati primo semestre 2009
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I risultati della spagnola Baron de Ley del primo semestre 2009 ci consentono di guardare un po’ avanti per capire cosa puo’ succedere anche alle nostre aziende. Baron de Ley ha un fatturato assimilabile a diverse aziende vinicole italiane ed e’ in un mercato forse anche piu’ in difficolta del nostro. Cosa ci dicono questi numeri? (1) la fase piu’ critica nel mercato domestico (Spagna) sembra essere stata nella seconda parte del 2009, anche se il calo continua. Stanno entrando invece in crisi (almeno per questa azienda) i mercati extraeuropei; (2) le vendite di vino imbottigliato stanno ancora andando male (-13% rispetto al -15% del H2-08); (3) i margini sono in calo, anche se l’azienda si sta adattando al nuovo scenario: nel seconodo semestre 2008 il margine era sceso dal 43% al 34%, nel primo semestre 2009 passa dal 39% al 37%, ma il 37% e’ sequenzialmente meglio del 34% del secondo semestre 2008. Data la stagionalita’ delle vendite, un segnale importante. (4) il capitale circolante continua a detiorarsi leggermente, soprattutto a causa della difficolta’ di incasso dei crediti vs. clienti, mentre il magazzino seppur alto non cresce (il che significa che la produzione si sta adattando alle vendite).