Svezia – importazioni di vino 2018

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La Svezia ha importato 2.1 milioni di ettolitri di vino nel 2018, in calo del 4%, ma la “premiumizzazione” del mercato continua imperterrita con una crescita a valore in valuta locale del 10%, che porta il ritmo degli ultimi 5 anni a +6%. Purtroppo, come abbiamo già visto per l’altro mercato nordico (la Danimarca) a vincere nel 2018 è stata la Francia e non l’Italia. Il nostro export continua a essere fortemente supportato dalla crescita degli spumanti, ma nel 2018 abbiamo perso 120mila ettolitri di vini sfusi che ci sono costati una decina di milioni di euro. Se aggiungiamo a questo la svalutazione della corona svedese del 6% (che continua a ritmo meno marcato nel 2019), il dato dell’Italia in euro è fermo a 161 milioni di euro. I francesi invece riescono a crescere del 7% in euro (+14% in valuta locale) e toccano la loro massima quota di mercato, il 28%, contro il nostro 24%. In forte ascesa è anche il vino spagnolo, per quanto ancora su un livello largamente inferiore al nostro. Passiamo in rassegna i dati principali.

 

  • La Svezia ha importato 2.07 milioni di ettolitri di vino nel 2018, -4%, per un valore di 663 milioni di euro, +3%. Tradotto in corone svedesi, si tratta di 6.8 miliardi di corone, +10%.
  • Il mix delle importazioni continua dunque a crescere. I vini in bottiglia crescono del 2% a 363 milioni di euro, mentre i vini spumanti balzano da 119 milioni a 140 milioni di euro, +18%, mantenendo un ritmo forsennato del 14% annuo dal 2013 a questa parte.
  • L’Italia è ovviamente protagonista di questa forte crescita dei vini spumanti. Nel 2018 abbiamo esportato 42 milioni di euro, +35% sul 2017 e +28% annuo dal 2013, contro i 67 milioni dei francesi, che pur sono cresciuti del 9% rispetto al 2017. I dati sono comunque positivi anche per gli spumanti spagnoli, che seguono a distanza con 21 milioni di euro, +20%.
  • Dove l’Italia perde posizioni è sul lato dei volumi, pur restando il principale operatore da questo punto di vista. Le importazioni in volume di vino italiano calano da 521mila a 419mila ettolitri, interamente a causa di un calo di 120mila ettolitri di vino sfuso, nell’ambito di un forte calo dell’import a volume della categoria, da 541mila a 310mila ettolitri di vino.
  • La Francia rafforza dunque la sua leadership, passando da 176 a 188 milioni di export, +7%, con un dato molto positivo anche sui vini in bottiglia, +9% a 98 milioni di euro.
  • L’Italia resta bloccata a 161 milioni, sostanzialmente a causa di un saldo neutro tra spumanti che crescono e sfusi che calano, e un export di vini fermi in bottiglia stabile a 93 milioni di euro. Proprio nel 2018 dunque l’Italia perde il primo posto a vantaggio della Francia nella categoria.
  • Dopo Francia e Italia nel ranking generale cresce la Spagna del 10% a 70 milioni e il Sud Africa del 10% a 37 milioni di euro, mentre scendono del 14% le esportazioni tedesche a 33 milioni e del 10% quelle americane a 27 milioni. Visti i dati negativi del Cile, possiamo anche quest’anno concludere che la Svezia resta un mercato fortemente legato ai vini del vecchio mondo.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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