Produzione di vini IGT in Italia – dati 2010 da ISMEA

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La produzione di vini IGT in Italia ha secondo ISTAT raggiunto un picco nel 2010, cioè proprio nell’anno di riferimento di questi dati, che prendiamo invece da ISMEA. Secondo ISMEA si sono prodotti in Italia 19 milioni di quintali di uva per vini IGT su 148mila ettari. Ciò consentirebbe di produrre circa 15.2 milioni di ettolitri di vino. Secondo ISTAT, rispetto a questa produzione potenziale, si sono in realtà prodotti 14 milioni di ettolitri. Procediamo all’analisi dei dati tenendo conto che i dati in ettolitri si riferiscono alla produzione potenziale, cioè al teorico prodotto dall’uva, che viene invece rilevata dalle camere di commercio in collaborazione con ISMEA.

  • La più grande IGT Italiana si conferma Sicilia IGT, che nel 2010 ha teoricamente prodotto 2.6 milioni di ettolitri. È indiscutibilmente anche la IGT più “coltivata” con 42300 ettari, una buona fetta (quasi il 30%) del totale. Non solo: la IGT Sicilia è anche quella con la resa per ettaro più bassa tra le grandi IGT italiane, con un livello di 76 quintali per ettaro contro una media di 129 rilevata sul complesso delle IGT. Per la Sicilia, la produzione di IGT è particolarmente importante, dato che rappresenta il 40-45% del totale, con una penetrazione particolarmente povera di DOC.
  • La seconda grande IGT è Veneto con poco meno di 2 milioni di ettolitri potenziali, dove invece ci confrontiamo con una resa per ettaro largamente superiore alla media (170q/ha contro la media che abbiamo detto essere 129). La situazione del Veneto è più varia, con 3-4 IGT nel novero delle grandi denominazioni, con una importanza uguale a quella della Sicilia: circa il 40-45% della produzione viene etichettato in questo modo, ma questo a differenza della Sicilia viene dopo un altro 40-45% della produzione che invece è a denominazione di origine controllata.
  • Esiste una terza IGT sopra un milione di ettolitri potenziali che è Emilia, dove le rese sono ulteriormente “stiracchiate” oltre i 200 quintali per ettaro.
  • Se guardiamo il quadro a partire dalla produzione potenziale, il mondo IGT è abbastanza concentrato: le prime 5 denominazioni coprono il 50% della produzione totale, con le prime 10 si arriva poco sopra il 70%. Queste sono dimensioni compatibili con un buon potenziale promozionale, dove si può avere la massa critica sufficiente per andare anche su mercati lontani.

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