Distell ha chiuso il bilancio annuale al 30 giugno 2009 mostrando un incremento delle vendite ma con dei margini in leggera contrazione. L’azienda sudafricana (che ricordiamo ha poco meno della meta’ delle vendite nel segmento vino), ha continuato a investire e acquisire altre aziende. Il quadro di fine 2009 ci mostra un leggero debito (rispetto alla posizione finanziaria neutra dello scorso anno). L’azienda continua a essere trainata dalle vendite all’estero: nel 2008/09 i volumi di vendita di vino all’export sono cresciuti del 21% e gli utili che l’azienda realizza fuori dal Sud Africa hanno ormai superato il 20% del totale. Ma qualche problema lo hanno avuto anche loro: le cancellazioni di alcuni ordini fuori dal Sud Africa ha obbligato l’azienda ad abbassare i prezzi sul mercato domestico. E questo in parte spiega, come vedremo, il calo del margine sulle vendite (in percentuale, non in valore assoluto). Che cosa dicono del futuro? Non dicono, nel senso che parlano di qualche timido segnale di recupero, del fatto che il Sud Africa non ha scampato la crisi. Si limitano a una timida considerazione sulla forza dei loro prodotti e sulla volonta’ di continuare a perseguire la strategia di crescita.
Le vendite sono cresciute del 15.4% a 10.8 miliardi di Rand. Questa crescita si divide in un +10% in Sud Africa (dove i volumi di vino hanno fatto +1% e dove l’azienda fa il 75% delle vendite), un +50% nel resto dell’Africa e un +25% nel resto del mondo.
I margini sono stati per la prima volta da qualche anno in calo. In valore assoluto l’utile operativo e’ cresciuto del 6% a 1409 milioni di Rand. Il margine e’ invece passato dal 14.2% al 13%. Che cosa e’ successo? I costi delle materie prime sono cresciute a livello unitario del 10% circa rispetto all’anno precedente. Inoltre, la forza del dollaro americano ha reso molto piu’ cari alcuni materiali come l’imballaggio. Il MOL e’ cresciuto del 4% a 1553 milioni, contro una crescita del 17% annua sull’arco di 7 anni: chiaramente una decelerazione.

Il gruppo continua a generare cassa, anche se sta investendo parecchio. Nel 2008/09 la gestione ha generato 1.5 miliardi di Rand (+5%) prima delle variazioni di capitale circolante, che hanno assorbito 0.5 miliardi dovuto all’incremento dei magazzini. Dopo aver pagato 0.5 miliardi di tasse, 0.4 miliardi in investimenti e 0.2 miliardi in acquisizioni, si giunge a questo incremento di debito di 0.5 miliardi di Rand che potete vedere nel grafico sul debito.

Il capitale investito cresce di conseguenza da 4.5 miliardi a 5.4 miliardi di Rand, +20%, ben oltre la crescita del 6% dell’utile operativo. Ne deriva un calo dal 30% al 26% del ritorno sul capitale investito e dal 22% al 20% del ritorno per gli azionisti.