Hong Kong – importazioni di vino – aggiornamento 2020

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Fonte: UN Comtrade

Tra le rivolte sui diritti umani e il COVID si può proprio dire che Hong Kong non è più quel conglomerato di ricchezza e dinamismo economico che avevamo conosciuto. Come nel 2019, anche nel 2020 i dati sono particolarmente negativi. Le importazioni di vino sono calate del 15% a 849 milioni di euro (sempre un numero molto rilevante, comunque), con una tenuta della Francia e parzialmente dell’Italia e una vera e propria debacle per le importazioni dal Regno Unito e dagli USA. Ovviamente stiamo parlando di un mercato molto particolare, che importa vino a un prezzo medio di 25 euro al litro, visto che a fronte di questi 850 milioni di euro i volumi sono soltanto 347 mila ettolitri. Come vedrete dai numeri all’interno del post, in questo contesto negativo la sorpresa è la resilienza delle importazioni di vini spumanti (non i nostri per l’amor di dio) che invece crescono del 14% e si portano su un livello mai toccato prima, in seguito a uno strano “trade” da Singapore. Passiamo a commentare qualche numero insieme, non prima di ricordarvi che tutti i numeri dettagliati e copia-incollabili sono a vostra disposizione nella sezione delle importazioni estere di Solonumeri (link).


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  • Le importazioni di vino di Hong Kong calano del 15% a 849 milioni di euro dopo il crollo già registrato nel 2019 (-30%). Siamo ormai ben sotto i tempi d’oro in cui la ex colonia inglese aveva raggiunto 1.4 miliardi di euro di importazioni.
  • In realtà una lettura dei dati ripulita dai numeri di quei paesi mittenti “strani” come Regno Unito, Singapore, Cina e Olanda restituisce un quadro un po’ meno negativo, con un calo del 13% nel 2020 e soltanto del 3% nel 2019, il che ci dice che una parte rilevante (i tre quarti almeno) degli oltre 400 milioni di euro di minore export è derivante da scambi commerciali da altri paesi non produttori.
  • Ad ogni modo, la Francia migliora ulteriormente la sua quota di mercato apparente al 47% del totale, mentre l’Italia rimane un fornitore marginale per quanto riguarda le esportazioni dirette, con meno del 3% del totale: 22 milioni di euro nel 2020 contro i 400 milioni della Francia. In mezzo ci sono non soltanto il Regno Unito e Singapore, ma anche paesi che normalmente dovrebbero starci ben dietro, come USA e Australia, che pur in calo hanno segnato 70-75 milioni di euro, oltre tre volte l’Italia.
  • Una annotazione finale sugli spumanti che invece come trovate dalla tabella crescono del 14% grazie al rimbalzo delle esportazioni di Singapore. In questo segmento l’Italia risultat stabile con soltanto 2.2 milioni di euro di spedizioni.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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