Russia, importazioni di vino – aggiornamento 2013

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Analizziamo oggi i dati dell’import di vino in Russia, come pubblicati dal Corriere Vinicolo prendendo i dati dalla dogana locale. Come per le esportazioni sudafricane di qualche giorno fa, con un po’ di lavoro si riesce a dare un quadro di insieme piuttosto completo. L’Italia è il leader indiscusso di questo mercato di destinazione del vino, seguito dalla Francia. Ancora più importante, nel 2013 l’Italia ha aperto una voragine tra se e gli altri esportatori, grazie a una crescita del 25%, guidata dal rimbalzo delle esportazioni di spumante (+53%) ma anche da un trend molto sostenuto dei vini imbottigliati (+15%) che ci ha avvicinato al leader della categoria, la Francia. Il mercato è molto “sano”, con un import di 1.2 miliardi di dollari, +14%. Ci sono però diverse incognite all’orizzonte, legate ai recentissimi eventi sociopolitici in Crimea. Da un lato ci potrebbero essere problemi nel continuare a mandare prodotti in Russia. Questa è una eventualità. Quello che invece non è una eventualità è che il Rublo è letteralmente crollato nelle ultime settimane. Quindi, il vino proveniente dall’estero risulterà molto caro, a meno che gli esportatori non decidano di rivedere i prezzi. Infine, l’Ucraina è il quarto esportatore in Russia… non so quanto di questo export venga dalla Crimea, che sembra diventare un mercato interno… Procediamo con i numeri.

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  • Le importazioni di vino 2013 hanno raggiunto 1.21 miliardi di dollari, in crescita del 14%. In termini di volume, le importazioni sono invece rimaste stabili leggermente sotto i 5 milioni di ettolitri.
  • La categoria dei vini imbottigliati ha messo a segno una crescita del 16% a 836 milioni di dollari, per un volume in salita del 7% a 2.7 milioni di ettolitri. Il segmento è guidato dalla Francia con 208 milioni di dollari, +9%. L’Italia è a 194 milioni, in avvicinamento data la crescita del 15% nel 2013. E’ interessante notare come l’Italia abbia un prezzo mix addirittura più elevato della Francia, a 3.9 dollari al litro, contro 3.8. Sotto Italia e Francia c’è il vuoto con Spagna e Georgia sotto 100 milioni e tutti gli altri (Cile in testa) sotto i 50 milioni di dollari.
  • Il segmento dei vini sfusi è invece calato a 140 milioni di dollari nel 2013, -5%. Il calo è guidato dai volumi, scesi dell’8% a 1.9 milioni di ettolitri. La classifica per nazione è alquanto volatile, come potete apprezzare. Nel 2012 il segmento era guidato dalla Spagna con 29 milioni di dollari. Nel 2013, la Spagna ha quasi dimezzato e il suo posto è stato preso dall’Ucraina, con 30 milioni di dollari e dal Sud Africa, che lo scorso anno erano rispettivametne numero 2 e numero 3. L’Italia ha esportato un decimo del vino sfuso che aveva spedito nel 2012.
  • Infine, la categoria dove l’Italia è leader indiscusso, gli spumanti. Nel 2013 gli spumanti importati in Russia sono stati 366mila ettolitri per un valore di 236 milioni di euro. Di questi, 243milioni di ettolitri e 148 milioni di euro sono l’Italia, +42% e +53% rispettivamente rispetto allo scorso anno. Il secondo nel mercato, la Francia è invece stabile a circa 65 milioni di euro.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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