[English translation at the end of the post]
Fonte: ISTAT
La Campania e’ una regione di media importanza nel panorama vinicolo italiano, essendo la nona regione con un peso del 4% sul totale della produzione nazionale edi poco meno del 2% dei vini DOC. La vendemmia 2007 ha generato 1.6m/hl di vino (-18% rispetto al 2006 e -10% rispetto alla media storica 2000-2006). Il calo, come per molte regioni del sud italiano e’ stato nettamente superiore a quello della media italiana (produzione di vino -14%); va pero’ notato che mentre per molte regioni italiane la vendemmia 2007 e’ stato il minimo storico, in Campania gia’ nel 2003 la produzione era scesa sotto 1.7m/hl e nel biennio 2001-2002 non era stata di molto superiore.
• Le superfici vitate sono rimaste stabili nel 2007 a 26800ha, senza nessuna particolare tendenza provinciale: Benevento si conferma la regione con il vigneto maggiore a 10600ha, seguita da Avellino con 6460ha e da Salerno con 4300ha.
• Come vedete dal terzo grafico, le superfici si stanno muovendo in linea con la media italiana, dopo il forte calo (-1700ha) subito nel 2005. Su un orizzonte di lungo termine il calo annuo del vigneto campano e’ dello 0.5% contro la media italiana dello 0.2%.
• Le rese produttive sono leggermente inferiori alla media italiana. Nel 2006 in Campania si e’ prodotto 91q/ha, con un calo di 15q/ha rispetto al livello del 2006. Il calo e’ molto vicino a quello italiano (-17q/ha tra 2006 e 2007).
• La produzione di vino e’ perfettamente bilanciata rispetto alla media nazionale, con un peso dei vini bianchi del 44% (stabile rispetto al 2006) e una preponderanza di vini rossi. Come vedete la Campania non ha dichiarato vendite di mosti nel corso del 2007, contro un circa 4% della produzione nazionale che viene realizzata in questo modo.
• Il peso del vino di qualita’ e’ in crescita. Nel corso del 2007 i vini da tavola sono scesi dal 74% al 70% del totale della produzione, peraltro sempre molto alti rispetto alla media nazionale del 36% circa. In Campania il 16% della produzione prende la IGT (contro il 29% del vino italiano) e solo il 14% la DOC-DOCG (contro il 35% nazionale).
Campania is the n.9 region in Italy for wine production with a weight of 4% of total wine and less than 2% of the DOC wines. The 2007 vintage has generated 1.6m/hl wine (-18% compared to 2006 and -10% compared to the historical average 2000-2006). The decline, as in many regions of southern Italy was much higher than the average in Italy (production of wine -14%); we should however note that while many regions of Italy had in 2007 their all time low, Campania already showed in 2003 a similar level of production below 1.7m/hl and in 2001-2002 it was not much higher.
• Areas were stable in 2007 at 26800ha, with no particular trend: Benevento ranks first with 10600ha, followed by Avellino with 6460ha and Salerno at 4300ha.
• As you can see from the third graph, the areas are moving in line with the Italian average, after the steep decline (-1700ha) suffered in 2005. Over the long-term, the decline in the vineyard in Campania was 0.5% per year vs. the Italian average of 0.2%.
• The production yields are slightly lower than the average. In 2006, in Campania was at 91q/ha, a fall of 15q/ha compared to the level of 2006. The decline was very close to Italy (-17q/ha between 2006 and 2007).
• The production of wine is very similar to the national average, with a weight of whites wines of 44% (stable compared to 2006) and a preponderance of red wine. As you can see the Campania did not produce musts during 2007, against an approximately 4% of national production done in this way.
• The weight of quality wine is growing. During 2007 table wine fell from 74% to 70% of total production, which is however very high compared to national average of 36%. In Campania 16% of the production takes the IGT (compared to 29% of Italian wine) and only 14% is DOC-DOCG (compared with 35% nationally).
Leggendo i dati delle produzioni delle varie regioni con il crollo generalizzato della produzione del 2007 anche di regioni importanti da un punto di vista vinicolo come la Puglia e la Sicilia e con la nuova annata con prospettive produttive vicine al 2007,non vedo per ora un grande fermento intorno al vino.
Nelle cantine ci sono ancora scorte importanti di vino:
Sono crollati i consumi? I conti non tornano assolutamente.
Mentre rifletto su questi dati leggo sul Resto del Carlino
di questo bellissimo spot sulle scelte di cuore di alcuni attori,cantanti,banchieri,politici verso i soliti grandi vini famosi come barolo,chianti,morellino ,amarone, Nobile di Montepulciano e relative case vinicole.La cosa più simpatica che ho scoperto che uno di questi personaggi trovandosi di passaggio nella nostra provincia non ha voluto assaggiare i nostri vini perchè era astemio.
Caro signor Quinto,
comprendo molto bene il suo “scoramento”: leggiamo giornalmente delle notizie sconcertanti, dove non si capisce perche’ il giornalista o il commentatore si debba rallegrare. Dovendo menzionare la punta dell’iceberg, la Coldiretti prende la stima ISMEA-UIV e dice che FINALMENTE batteremo la Francia 47m/hl a 46m/hl. Ma quale gara stiamo facendo? Quella di produrre vino che non berra’ mai nessuno? Chi spiega alla Coldiretti che noi produciamo 14-15m/hl di DOC/DOCG (a proposito, sarebbe il caso di mettersi un po’ d’accordo) contro 22-23m/hl che fanno i nostri cugini?
E questi articoli in pompa magna dove si dice che finalmente la Sicilia o la Puglia torneranno alla produzione di due anni fa?
Io spero sinceramente che le stime produttive di ISMEA-UIV siano sbagliate per eccesso. Solo cosi’ si potranno mantenere dei prezzi nel mercato del vino (e promuovere i prodotti di qualita), in modo che si possano veramente remunerare gli investimenti di chi il vino cerca di farlo per venderlo e non per farsi pagare per smaltirlo…
Detto questo, mi lasci dire che i personaggi famosi che producono vino io un pochino li invidio. E pensi che io sono anche un buon bevitore…
A presto
Marco Baccaglio