La classifica della competitivita’ per nazione nel mondo del vino – dati Viniflhor

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Fonte: Viniflhor
Viniflhor pubblica una specie di classifica della competitivita’ del prodotto vino per nazione. Lo fa praticamente dando un voto a ciascuna nazione misurandola su sei parametri, con un peso diverso, che portano a un giudizio espresso i millesimi. Il risultato lo vedete nel primo grafico. La Spagna, l’Italia e la Francia sono i tre mercati che eccellono nel panorama mondiale, seguiti dagli USA (a una certa distanza). In cosa eccelliamo? Secondo lo studio i nostri due punti forti sono la struttura molto diversificata delle esportazioni (coadiuvata dal mercato interno comunque molto grande), per cui siamo al primo posto, e la struttura del vigneto, ivi comprese le condizioni climatiche e ambientali.
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Dove andiamo male? Nella forza delle nostre aziende: siamo soltanto al settimo posto in questa classifica superati chiaramente dalle aziende del nuovo mondo ma anche da Francia e Spagna. In altre parole, se fossimo al loro livello (per non parlare di quello degli USA o dell’Australia), Viniflhor ci metterebbe in cima alla classifica con una posizione preminente grazie alle nostre esportazioni, ai nostri vitigni e alle eccezionali condizioni che caratterizzano la coltivazione della vite in Italia. Invece, una serie di paesi (inclusa la Nuova Zelanda) sono messi nella categoria “a basso potenziale” (sotto 500 punti).

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Andiamo a fondo in questa classifica, con qualche idea di come escono queste classifiche (anche se il peso delle diverse categorie resta una nostra stima). I punti piu’ pesanti sono relativi al potenziale vinicolo (Italia n.7, con 140/200), alla qualita’ del vigneto e delle condizioni climatiche (Italia n.2 con 99/200), alla struttura delle aziende vinicole (Italia n.7 con 124/200) e al posizionamento del prodotto nei mercati, ivi inclusa la dimensione del mercato domestico (Italia n.1 con 172/200). Sono poi considerati con un peso piu’ leggero le condizioni macroeconomiche (Italia n.5, sinceramente ottimistici i nostri amici francesi) e l’entita’ del sostegno pubblico e la struttura del mercato (Italia n.2).

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Ecco cosa dice Viniflhor delle diverse nazioni. Spagna: il vigneto piu’ grande del mondo con un grosso potenziale di ristrutturazione, flessibilita’ dei produttori ad adattarsi alla domanda mondiale. Era prima anche nel 2005 e nel 2006. Italia: nonostante la competizione i vini italiani hanno tenuto su tutti i mercati mondiali. Francia: buon potenziale vinicolo ben supportato anche a livello pubblico, resta n.3 per colpa della scarsa crescita. USA: n.4, in due parole: difficolta’ del prodotto a penetrare i mercati europei.

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Vediamo infine chi sono i leader nelle diverse categorie. Potenziale produttivo: Spagna, Cile, poi Argentina. Vigneto e condizioni climatiche: Cile, Italia su tutti. Forza dei produttori locali: Australia largamente davanti a tutti, poi Sud Africa e USA. Struttura del mercato e contributi pubblici: Francia e Italia guidano la classifica. Posizionamento di mercato ed esportazioni: Italia largamente prima, poi Argentina e Spagna. Scenario macroeconomico: USA, Germania e Spagna… impossibile dargli torto…

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Viniflhor published a kind of ranking of competitiveness of wine production by nation. It practically gave a vote to each nation based on six parameters, with a different weight, leading to a final mark expressed in thousandths. The result is in the first graph. Spain, Italy and France are the three markets that excel in the world, followed by the USA (at a certain distance). In what Italy is considered good? According to the study our two strengths are the very diversified structure of exports (assisted by the large internal market), where we are in first place, and the structure of the vineyard, including climatic and environmental conditions.
Where we are wrong? The strength of our business: we are only in seventh place in this ranking clearly exceeded by firms in the new world but also from France and Spain. In other words, if we were at their level (not to mention that the U.S. or Australia), Viniflhor would put us on top of the standings with a leading position thanks to our exports, our vines and exceptional circumstances of the cultivation. Instead, a number of countries (including New Zealand) are placed in category “low potential” (below 500 points).
Let’s move into some detail, with some idea of how these classifications place Italy (even if the weight of different categories remains our estimate). The heavy points relate to the potential wine production (Italy n.7, with 140/200), the quality of the vineyard and of the climatic conditions (Italy No. 2 with 99/200), the structure of wineries (Italy n .7 With 124/200) and the positioning of the product in markets, including the size of the domestic market (Italy 1 with 172/200). Then, but with a light weight, there are macroeconomic conditions (Italy no.5, sincerely optimistic) and extent of public support and the market structure (Italy n.2).
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Here’s what Viniflhor says about different nations. Spain: the vineyard is the largest in the world with great restructuring potential, flexibility of producers to adapt to world demand. It was also the first in 2005 and 2006. Italy: despite competition Italian wine held in all world markets. France: good potential production well supported, it remains n.3 due to poor growth. USA: n.4, in two words: difficulty of the product to penetrate European markets.
Let’s see who finally are leaders in various categories. Production Potential: Spain, Chile, then Argentina. Vineyard and weather conditions: Chile, Italy on all. Strength of local producers: Australia largely in front of everyone, then South Africa and USA. Market structure and public contributions: France and Italy lead the standings. Positioning market and exports: Italy widely first, then Argentina and Spain. Macroeconomic scenario: USA, Germany and Spain.

Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

2 Commenti su “La classifica della competitivita’ per nazione nel mondo del vino – dati Viniflhor”

  • Francesca

    Bell’articolo. Grazie. Sapete se esistono siti con archivi di dati per eleaborare le statistiche sul vino? anche a livello regionale? Di nuovo grazie.

  • Marco Baccaglio

    Ciao Francesca,
    grazie dell’apprezzamento. L’elenco delle fonti del blog sono nella colonna a destra. In generale per l’Italia ci sono due fonti principali, per i dati regionali: Istat (www.istat.it) e Federdoc (www.federdoc.it). ISMEA e’ molto ricco di informazioni ma generalmente opera su base nazionale.
    Se hai bisogno di serie storiche (fino alle province) dimmelo che ti mando volentieri il file che ho costruito.

    A presto

    Marco Baccaglio

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