Brasile – importazioni di vino 2011

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Il sito Uvibra ha appena pubblicato i dati sulle importazioni di vino in Brasile, rielaborati qui per fornire un quadro dei valori e non solo dei volumi. Abbiamo già affrontato il tema sul blog: il Brasile è un grande mercato per diversi prodotti e gli italiani hanno presenze forti (vedi Campari), ma nel segmento vino ciò non succede ancora. È in parte colpa dei forti dazi doganali all’importazione (che favorisce cileni e argentini), è forse una questione di educazione dei consumatori ma certamente i 40 milioni di dollari che secondo i brasiliani l’Italia ha esportato in Brasile sono poca cosa al confronto di quanto fa l’Italia in altri mercati. Di certo, la crescita è molto forte: +17% nel 2011 e circa +16% annuo negli ultimi 5 anni, onestamente da livelli piuttosto bassi.

  • Le importazioni di vino hanno raggiunto 776mila ettolitri nel 2011, di cui 727mila per i vini fermi e circa 50mila per gli spumanti. Secondo Uvibra i vini fermi importati rappresentano circa l’80% del mercato a volume del vino in Brasile, mentre è vero l’opposto per gli spumanti, dove il prodotto locale copre circa il 70-75% del consumo totale. La progressione dei volumi nel 2011 è stata piuttosto limitata (+2%) per i vini fermi mentre gli spumanti stanno crescendo a un ritmo decisamente superiori.
  • Se guardiamo ai dati globali in dollari, troviamo un quadro diverso, anche grazie alla rivalutazione del cambio. Le importazioni totali crescono del 17% sia per i vini fermi che per gli spumanti, da circa 252 milioni di dollari a 295 milioni. Come dicevamo la progressione quinquennale è piuttosto impressionante, anche se i valori assoluti non lo sono.
  • L’Italia è il quarto esportatore in Brasile, con una quota di mercato a valore del 14% circa. È preceduta dai “locali” Cile e Argentina e di poco dalla Francia. Il vino “europeo” sta però progredendo: nel 2011 cresce del 20% circa contro il totale +17%. Cile e Argentina sono rispettivamente in crescita del 16% e del 12% in dollari.
  • Andiamo più in dettaglio sui dati italiani. L’Italia esporta secondo questi dati 35 milioni di dollari di vino fermo, come il Portogallo e più della Francia (22 milioni). In questo segmento cresce del 23%. Vengono poi esportati circa 5 milioni di dollari di spumanti, in crescita del 6% circa rispetto a un +17% del segmento.
  • Proprio i vini spumanti offrono un angolo interessante di analisi: la Francia sta “decollando” nel mercato brasiliano, con un export di 20 milioni di dollari e 18mila ettolitri. Anche graficamente potete apprezzare il gap che si è aperto tra gli spumanti francesi (Champagne) e Italia-Argentina-Spagna. In questo comparto l’Italia continua a esportare circa 11mila ettolitri come nel 2005, mentre la Francia ha raddoppiato nel periodo i suoi volumi passando da 9 a 18 mila ettolitri. Il prezzo medio, poi come al solito, ha fatto la differenza. E qui mi fermo.
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

1 Commento su “Brasile – importazioni di vino 2011”

  • Naghi Elsheikh

    ottima analisi, come sempre. Risiedendo in Brasile (São Paulo) mi permetto di aggiungere due spunti di riflessione anche se non prettamente finanziari:
    – il vino é percepito come prodotto di lusso: la bevanda piú diffusa qui é la birra ( Ambev-Inbev…) quindi di default sono accettati prezzi esosi;
    – i dazi doganali, seppur altissimi (mi pare siano + dell’ 80% ad valorem) sono in parte “paravento” per applicare il cosiddetto “lucro Brasil” ,ovvero l’addebitare il prezzo altissimo al dettaglio al carico fiscale eccessivo ( questa dinamica é ancora piú evidente nel comparto automobilistico)

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