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Secondo Federdoc, la produzione di vini DOC/DOCG in Campania e’ stata di 286mila ettolitri, +4%. In realta’ la differenza sembra averla generata soltanto l’inclusione dei dati sulla DOC Taburno, che prima non c’erano l’anno precedente. Resta un quadro pressoche’ stabile. Il dato e’ molto vicino a quello ISTAT (288mila ettolitri).
Le due principali DOC Sannio e Solopaca sono entrambe in crescita, mentre sono stabili Greco di Tufo e Fiano di Avellino.
La conta delle superfici sembra in calo da 6093 a 5229 ettari (-14%).
Le tabelle complete sono qui allegate
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I dati Federdoc sulla Campania sono per la prima volta da quando li guardiamo completi. Riportano cioe’ per tutte le DOC il numero di iscritti, le superfici denunciate e iscritte e la produzione. Con qualche artificio per coprire i buchi (ho usato la tecnica molto brutale di usare la variazione “certa” per le denominazioni dichiarate, applicandola ai dati mancanti), possiamo farci un’idea dell’evoluzione della produzione DOC nella regione, che dovrebbe essere in costante e graduale incremento. Questa conclusione e’ “abbastanza” coerente con quanto dice ISTAT. Anzi, mi pare che ci sia una buona coerenza tra i 288mila ettolitri di vino DOC/DOCG che indica ISTAT e i 275mila che si ricavano dallo studio Federdoc.
Considerazioni principali:
La Campania ha avuto una vendemmia allineata alla sua media storica a circa 1.8m/hl. Il dato in realta’ cela una produzione superiore alla media e all’anno scorso per le province minori come Napoli (+4/6%), Avellino e Salerno (entrambe il 3% sopra la media storica) e una vendemmia il 3% sotto la media storica per Benevento.
Le superfici vitate mostrano un andamento molto anomalo, con un incremento dell’11% nel 2009 che lascia qualche dubbio sull’attendibilita’ del dato ISTAT. In particolare a Salerno sono riportati 6000 ettari invece dei 4200 degli anni precedenti… dato presumibilmente da correggere.
La produzione di vino DOC e’ stata stabile nel 2009 contro un calo netto degli IGT a -27%. La Campania si sta muovendo lentamente verso i vini DOC, che sui 5 anni crescono dell’8% annuo contro un calo del 2.5% degli IGT e dell’1% dei vini da tavola.
Per quanto riguarda la produzione a colore, la Campania si sta muovendo verso i vini rossi a discapito dei vini bianchi, che comunque sono gia’ in minoranza.
Infine, il settore vitivinicolo campano mostra una dinamica leggermente migliore di quella nazionale e molto migliore di quella del Mezzogiorno. Il valore della produzione di vino e’ rimasto sostanzialmente stabile (+0.5% annuo) in termini reali negli ultimi anni, mentre quello della viticoltura in totale (vino + uve da tavola) e’ in leggero calo (-0.3% annuo). Nel 2009, il settore ha perso il 5% circa, comportandosi meglio della media nazionale (-6% vino, -12% viticoltura).
I miei compiti delle vacanze sono stati di completare per quanto fosse possibile il database Federdoc sui dati produttivi dei vini VQPRD, in modo da farne, a un certo punto, un bel post riassuntivo nazionale. Se in molte regioni il problema era la scarsa coerenza tra i dati ISTAT e quelli Federdoc, nel caso della Campania (ma come vedremo non solo), il problema e’ che mancano addirittura i dati produttivi in ettolitri di molte DOC. Quindi, in questo post non faremo mai riferimenti a crescite o cali in quanto questi non possono di fatto essere calcolati per la maggior parte delle DOC. Non faremo nemmeno riferimenti ai totali regionali, sempre incompleti. Ci limiteremo a una analisi strutturale, utilizzando dati medi 2005-07 o 2006-07.
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