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Frescobaldi e’ una delle grandi aziende che ancora mancavano all’appello della nostra analisi di bilancio. E’ anche la societa’ che nel 2005 ha scalato di piu’ le classifiche del mondo del vino italiano, e quindi ero un pochino curioso di leggere come mai. Bene, il suo fatturato e’ salito del 7.6% nel 2004 e del 42% nel 2005, toccando quota EUR68m. Il balzo del 2005 e’ da attribuire a: (1) l’acquisizione di Luce ; (2) un giro contabile per 4.7m riguardante le scorte americane che sono state riacquistate e rivendute, avendo quindi un impatto neutro sugli utili ma gonfiando il fatturato. Detto questo (e quindi ipotizzando che il fatturato sarebbe dovuto essere di circa 63m), il consolidamento di Luce ha fondamentalmente aiutato le vendite estere, che sono raddoppiate contro un +6% del fatturato italia, raggiungendo cosi’ il 55% del totale.
Sardegna – produzioni e superfici – aggiornamento 2006
3 commentiLa Sardegna rappresenta una fetta piuttosto limitata della produzione italiana (meno del 2%), pero’ possiede oltre il 4% del vigneto nazionale. Cio’ si traduce in rese per ettaro nettamente inferiori alla media nazionale. Inoltre, il vigneto non mostra il calo visibile in altre regioni.
Sardinia is just 1.7% of Italian wine production but represents over 4% of Italian vineyards. This translates in the key feature of Sardinia production, which is the low yields. In addition, the vineyards is not showing the declining trend of the Italian average.
Campania – produzioni e superfici – aggiornamento 2006
nessun commentoLa Campania rappresenta un buon 4% del vitigno italiano, seppur in calo come vedremo piu’ avanti. Con delle rese che sono allineate al resto dell’Italia (circa 110q/ha), ha una produzione pari a circa il 4.1% sul totale (stima 2006), ovvero 2m/hl. Infine ha una bassissima percentuale di vini a denominazione sul totale della produzione: 6% contro la media nazionale del 24%.
Campania region is about 4% of Italian wine, from every point of view. It has yields in line with the national average at 110q/ha and therefore produces 2m/hl of wine. However, the weight of VQPRD wines is well below the national average.
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Consumi di vino pro capite 2004 – terza puntata
nessun commentoDopo la carrellata iniziale e il dettaglio europeo riguardiamo la matrice che mette a confronto la dimensione dei mercati con la loro crescita, che aiuta a identificare dove sono le vere opportunita’. Beh, da questo grafico (attenti alla scala logaritmica) si evince chiaramente che i mercati che continueranno a dare soddisfazione sono il Nord America, l’Est Europa, Regno Unito, tutti nella zona alta a destra. In basso a sinistra i mercati che sono in calo e non di dimensioni rilevanti, dove si vedono chiaramente Danimarca, Svizzera e Giappone, tanto per citarne alcuni vicini al mondo del vino italiano.
I consumi di vino in Europa – aggiornamento 2004
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Dopo aver visto i consumi mondiali, ci focalizziamo sull’Europa. Vi propongo 2 grafici e un tabellone riassuntivo. La considerazione generale che farei e’ che i paesi europei danno la sensazione di andare verso lentissima una convergenza (globalizzazione?) nei consumi di vino.
Si beve mediamente di meno in Europa occidentale, di piu’ in Europa Orientale e in qualche paese del Nord ma le diversita’ tendono a smorzarsi. Non vorrei tediarvi con la statistica, ma la deviazione media dalla media e’ passata in pochi anni da 18 litri pro capite a 14 litri. Cio’ significa che chi in Europa beveva meno sta bevendo di piu’ e chi beveva tanto sta riducendo i consumi.