Prosegiuamo l’aggiornamento estivo dei dati di produzione di vino con la regione Veneto, cioè la più importante dal punto di vista produttivo in Italia, con una superficie vitata di 94mila ettari e una resa molto importante (150 quintali di uva per ettaro circa) che le consente ormai da qualche anno di superare la soglia di 10 milioni di ettolitri di produzione. Nel 2021, secondo ISTAT sono stati 10.9 milioni, come nel 2020 e circa il 14% in più della media decennale. Si tratta del 20% circa della produzione vinicola italiana.
Con Santa Margherita apriamo all’analisi delle aziende vinicole non quotate e osserviamo degli andamenti che saranno comuni a diverse aziende posizionate, diciamo così, nel segmento premium del vino. Osservando questi dati e i grafici che li accompagnano, il 2021 sembra la continuazione naturale di un percorso che dura da qualche anno e che ha visto nel 2020 una specie di inciampo. Lo stesso vale, per allargare il discorso, per diverse aziende coinvolte in settori adiacenti come gli spiriti oppure le aziende del lusso. In alcuni casi, anzi, la pandemia sembra avere in qualche modo aiutato alcune categorie di prodotti, “portando in casa” uno stile di consumo che in precedenza era prettamente riservato al “fuori casa”, come per esempio l’abitudine degli aperitivi che in qualche modo potrebbe aiutare anche il segmento degli spumanti.
Fatta questa lunga premessa, i dati 2021 di Santa Margherita, confrontati con il 2019 (dimentichiamoci il 2020…), mostrano un incremento del 16% del fatturato a 221 milioni di euro, con una dinamica più marcata per le esportazioni (che stimiamo essere in crescita di poco più del 20% sul 2019) che per il mercato domestico (+7% stimato). Per quanto riguarda le principali entità legali (trovate grafico in fondo al post), nel 2021 Continua a leggere »
I più attenti di voi si accorgeranno che questi dati sono nella migliore delle ipotesi stimati. Ma certo che lo sono! Come fa l’Abruzzo a produrre per tre anni consecutivi sempre 3087mila ettolitri di vino? Suddivisi tutti nella medesima maniera?
Come mai i dati del MIPAAF (il ministero dell’Agricoltura) non vengono pubblicati con il dettaglio regionale? Come mai ISTAT non chiede a MIPAAF (sono entrambi enti pubblici) i dati corretti e non li adotta nella sua serie di dati?
Io queste domande me le faccio da ormai più di 15 anni, cioè da quando il blog è stato fondato e non ho risposte per voi.
Ho questi dati che, volendo essere ottimisti, sono quasi tutti giusti, che dicono che la produzione di vino è stata Continua a leggere »
Approfondiamo oggi il commento sui consumi italiani di vino con i dati regionali e per classi di età. Da quest’anno ISTAT ha leggermente modificato le prime fasce di età che sono diventate 11-13 e 14-17 anni, mentre prima erano 11-15 e 16-17. Poco male, nel senso che i numeri sono molto bassi e mirati a rilevare la “devianza” nel consumo di vino. Ad ogni modo, come dicevamo qualche giorno fa la penetrazione del consumo di vino si è riportata Continua a leggere »
Nella sezione Solonumeri relativa all’Italia (link) trovate i dati che analizziamo oggi relativi all’approfondimento delle esportazioni 2021 in termini di regioni e tipologie di vino. Chi è uscito dalla crisi del Covid più forte?
A livello regionale (e qui stiamo parlando di aziende e non di vini) si potrebbe dire che Continua a leggere »
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