Veneto


Santa Margherita – risultati e dati di bilancio 2019

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A partire dal 31 gennaio 2020 Santa Margherita ha un nuovo amministratore delegato, Beniamino Garofalo, che ha preso il posto di Ettore Nicoletto . I dati di bilancio 2019 mostrano un progresso rispetto al 2018 soprattutto per quanto riguarda il fatturato, cresciuto del 7%, ma i margini non sono migliorati e a livello di utile netto e generazione di cassa il gruppo ha subito l’impatto di un onere fiscale straordinario in capo proprio a Ca del Bosco. L’azienda franciacortina ha riorganizzato la propria attività separando il business vinicolo, ora ricompreso in un’azienda agricola, da quello relativo all’ospitalità, lasciando la quota di Santa Margherita invariata al 60%. Non abbiamo i dettagli relativamente all’entità dell’aggiustamento ma confrontando il carico fiscale medio degli ultimi anni con quello del 2019 (57% a livello consolidato) possiamo immaginare un’impatto negativo di 10-15 milioni di euro. Questa occorrenza, unitamente al pagamento di 11 milioni di dividendi (che diventeranno 20 nel 2020 sugli utili 2019, praticamente tutto) non ha consentito una riduzione del debito che si è attestato poco sopra i 140 milioni e poco sopra lo scorso anno. Il bilancio della capogruppo recepisce poi una rilevante svalutazione del valore della partecipata Ca’ Maiol (per 5 milioni), che ha però un puro effetto contabile non rilevanti ai fini degli utili, della generazione di cassa e del valore futuro dell’attività (su cui Santa Margherita sta investendo pesantemente). Il consiglio di amministrazione non ha fatto alcun commento circa la crisi COVID-19. Passiamo all’analisi dei dati.

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l consumo di vino in Italia – dati 2019 per regione e classi di età

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I giovani si riaffacciano al vino. Sembra essere questo il messaggio, anche per il 2019, del rapporto ISTAT sul consumo di vino in Italia. Nel 2019 la porzione dei 18-19enni che ha almeno una volta bevuto vino è cresciuta al suo massimo storico, il 37% della coorte, mentre è scesa la penetrazione dei 16-17enni, dal 19% al 17% (ma su una serie storica molto più volatile). Siamo sul massimo storico anche per i 20-24enni (49%) mentre tengono le posizioni del 2018 tutte le altre categorie. Il post contiene anche il “taglio” regionale dei dati, dove si rileva il forte progresso della penetrazione di consumo nelle isole (Sicilia e Sardegna) e dati molto positivi anche per Piemonte e Lombardia, tra le regioni importanti. La regione italiana dove ci sono più bevitori in rapporto alla popolazione? L’Emilia-Romagna, con il 61%, mentre resta in fondo alla lista (pur migliorando) la Sicilia con il 45%. Passiamo a una breve analisi dei dati.

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Veneto – produzione di vino e superfici vitate 2019 – dati ISTAT

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Nella situazione in cui siamo oggi è prevedibile che tutta una serie di lavori, studi e pubblicazioni sul mondo del vino saranno rimandati o forse non più redatti. Il mese che si è appena aperto era ricco di nuove informazioni, intorno alle date del Vinitaly, che penso non potremo commentare. Vale la pena dunque cominciare l’analisi della produzione italiana di vino per regione del 2019, con il Veneto, la più rilevante in Italia. Vi ricordo che tutti i numeri commentati qui sono disponibili nella sezione Solonumeri.

La produzione veneta è calata del 12% nel 2019 a 11.3 milioni di ettolitri, con un calo leggermente meno marcato per i vini bianchi che per i vini rossi e per i vini DOC che non per i vini da tavola. Si tratta di un andamento abbastanza assimilabile a quello totale italiano, che ha visto un calo della produzione del 9%, anche se rispetto alle medie decennali nel 2019 in Veneto si è prodotto il 25% in più contro un +9% per la vendemmia italiana. ISTAT riporta anche un incremento piuttosto marcato della superficie in produzione (+6%) che però appare eccessivo; andrà controllato. Passiamo a una breve analisi dei dati.

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Esportazioni italiane di vino per regione e tipologia – aggiornamento 2019

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L’approfondimento sui dati di esportazione 2019 per regione e per tipologia di vino offre sempre numerosi spunti di riflessione. Lavoriamo come sempre su due set di dati ISTAT: 1) il dettaglio ATECO sulle esportazioni totali di vino per regione (origine delle aziende esportatrici); 2) il dettaglio per la categoria dei vini fermi in bottiglia, con spaccati per tipologia e origine dei vini. Le due tabelle di riferimento sono replicate nella sezione Italia di Solonumeri. Dunque, il calo della produzione dei vini IGT si riflette pienamente nei dati di export 2019, calati del 4%, contro un incremento dell’export dei vini DOC/DOCG, trainati dai bianchi veneti e dai vini rossi piemontesi. Dal punto di vista delle aziende invece le esportazioni venete crescono del 3% e restano al 36% del totale, mentre tutte le altre regioni importanti sono su tassi di crescita fra il 3% e il 5%, forse con la sola eccezione del Friuli Venezia Giulia (+9%). Passiamo ai dati.

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La produzione di vino in Italia 2019 – dati finali ISTAT

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I dati finali di produzione di vino in Italia pubblicati da ISTAT su dati.istat.it sono molto simili nel loro complesso da quelli preliminari, cioè 49.2 milioni di ettoltri ma contengono delle differenze significative a livello regionale e, come sempre, forniscono tutti i dettagli per tipologia e colore. Anzitutto trovate tutto nella sezione Solonumeri in forma facilmente copiabile. Passando ai dati, le cose più evidenti che emergono sono le seguenti: 1) per essere una vendemmia “calante” rispetto all’anno precedente (-9%) non si verifica il solito impatto più forte sui vini comuni e meno sui vini di qualità, ma anzi è il contrario. I vini da tavola sono calati solo del 4% e la categoria calata di più sono i vini IGT (-14%); 2) a differenze degli anni passati la produzione di vino bianco non guadagna più peso in modo evidente. Nel 2019 il calo è stato del 9%, solo leggermente meno di quello dei vini rossi (-10%); 3) nel suo complesso, la vendemmia 2019 è decisamente sopra la media produttiva storica dell’Italia (+9% circa), soprattutto nelle regioni del sud e nell’area del Nord-Est italiano. Passiamo brevemente in rassegna i dati.

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