Le esportazioni di vino spagnole tornano nel 2021 sopra il livello pre crisi. Con 2.94 miliardi di euro e 23.9 milioni di ettolitri i dati sono del 7% superiori al 2019 e di oltre il 10% sopra il 2020. Diciamo che se confrontati ai dati che stiamo commentando relativamente a Italia e Francia, la Spagna ha avuto una ripresa meno importante. L’Italia e la Francia sono oltre il 10% sopra il livello del 2019. A pesare sulla Spagna c’è sicuramente la più forte esposizione ai vini sfusi, che rappresentano una parte importante delle esportazioni (circa il 20% del totale) e che fanno della Spagna l’esportatore mondiale di vino con il prezzo medio più basso (1.23 euro al litro, stabile rispetto al 2019).
Dal punto di vista dei mercati, va sottolineato l’ottimo andamento nel Regno Unito, a differenza di quanto è capitato all’export dell’Italia. Il vino spagnolo è cresciuto del 19% rispetto al 2019 nel 2021 a 347 milioni di euro e si avvicina a diventare la principale destinazione, preceduto per il momento dalla Germania (357 milioni), dove comunque le esportazioni sono cresciute anche nel 2021 dopo un 2020 eccezionalmente positivo viste le premesse. Tra i mercati meno importanti ma degni di nota per l’andamento, va segnalato il forte incremento di esportazioni di vino spagnolo in Italia, che ha raggiunto 98 milioni di euro, un livello tra i più elevati di sempre (per 2.3 milioni di ettolitri).
Se escludiamo i vini sfusi e quindi ci concentriamo sulle categorie degli imbottigliati e degli spumanti il quadro cambia leggermente. Nel vino fermo in bottiglia (1863 milioni, +9% sul 2019) la Spagna vede Regno Unito e USA come principali mercati, con di nuovo il Regno Unito in ottima salute (+21% sul 2019 a 287 milioni di euro). Va poi notato l’ottimo andamento in alcuni mercati come la Svizzera e il Belgio (quest’ultimo storicamente più rilevante per i vini spumanti). Proprio nei vini spumanti (473 milioni, +4% sul 2019) la performance del vino spagnolo è un po’ meno convincente. Diversi mercati importanti come Belgio e Germania sono ancora sotto il 2019 nel 2021, anche se la categoria viene “salvata” dall’andamento eccezionalmente positivo nel mercato americano (+13% sul 2019 a 78 milioni).
Vi lascio alla consulazione delle tabelle e dei grafici.
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