Vini rosati: produzione, consumo e commercio estero – aggiornamento 2014

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OIV ha pubblicato un rapporto sui vini rosati aggiornato al 2014, che ci consente di aggiornare le statistiche pubblicate un paio di anni fa in seguito al lavoro di Agrimere, che trovate in questo collegamento. I “rosati” una quota minoritaria della produzione mondiale di vino, circa il 9%, e il più delle volte è ricompreso tra i vini rossi. Sono una categoria che ha suscitato particolare interesse nei primi anni 2000, quando hanno avuto un grande sviluppo in alcuni mercati, soprattutto Francia e Regno Unito (non in Italia a dire il vero). Oggi sono prodotti e consumati in circa 23-24 milioni di ettolitri nel mondo, i maggiori produttori sono i francesi e gli spagnoli (31% e 24% della produzione 2014), seguiti dagli USA (14%) e dall’Italia (10%), mentre i maggiori consumatori mondiali sono di gran lunga i francesi che con 8 milioni di ettolitri di consumo (33% del totale mondiale) sono costretti a importarne anche un po’ dall’estero. Infine, vi presento un grafico interessante che mostra la penetrazione per fascia di età dove potete vedere che i vini rosati sono i vini dei giovani. La vera domanda è se questi giovani che bevono tanto rosato manterranno inalterate le loro abitudini di consumo avanzando con l’età… ma andiamo a leggere i numeri…

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  • La produzione di vini rosati 2014 è stata di 24.2 milioni di ettolitri secondo OIV, uno dei livelli più elevati degli ultimi anni. Rappresenta circa il 9% della produzione mondiale, leggermente di più della media degli ultimi 10 anni, di circa l’8.6%.
  • Il consumo come vi dicevo ha mostrato una crescita strutturale tra il 2002 e il 2008 per poi diminuire (in verità in linea con i consumi mondiali). Negli ultimi due anni sembra crescere di nuovo, a cavallo di alcuni dati positivi di consumo in USA, apparentemente l’unico mercato in crescita tra i grandi consumatori.
  • I produttori di vini rosati sono soprattutto la Francia con 7.6 milioni di ettolitri nel 2014, il livello più elevato mai registrato, e circa il 27-28% della produzione mondiale degli ultimi 10 anni. Seguono gli spagnoli, anche loro con un record 2014 di 5.5 milioni di ettolitri ma una produzione media decennale di circa 4.1 milioni. Gli USA producono 3.5 milioni di ettolitri nel 2014 (3.4 milioni in media) un livello molto coerente con i loro consumi. In calo strutturale sembra essere invece la produzione italiana, solo 2.5 milioni di ettolitri nel 2014 contro una media decennale di 4 milioni.
  • I maggiori consumatori sono i francesi, 8.1 milioni di ettolitri costanti negli ultimi 3 anni. Non solo: i francesi sono anche quelli in cui il consumo di rosati in % al consumo dei vini tranquilli è più alto, circa 24% (curiosamente come il Brasile, 25%!). Dopo i francesi vengono gli americani, con 3.2 milioni di ettolitri e il 17% di penetrazione sul consumo (che vi ricordo sono il maggiore consumatore mondiale di vino). Poi vengono tedeschi e inglesi a 1.6 e 1.3 milioni di ettolitri, il 15% e il 17% dei loro consumi, e infine gli italiani a 1.3 milioni di ettolitri. Quanto sono della nostro consumo di vino? OIV non lo dice ma si calcola facilmente: il 6.4% del consumo stimato di 20.4 milioni di ettolitri, meno di tutti. Unadelle poche cose in Italia dove si può dire che “non piacciono le mezze misure”!
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Fondatore e redattore de I numeri del vino. Analista finanziario.

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