
I dati delle esportazioni di maggio sono buoni (+12%), tanto buoni da far riaccelerare il ritmo delle nostre esportazioni dal 5% dei primi 4 mesi al 6.4% attuale. Aumentano dunque il mio buon umore, in questo caldo agosto in cui vi scrivo da Las Vegas. Mi concedo una licenza poetica: oggi ho mangiato nella catena Shake Shack (ottimi hamburger con ingredienti selezionati) e tra i 2-3 vini acquistabili c’era il Valdobbiadene Prosecco Superiore di Mionetto. Molto bene direi. Tornando a noi, i dati 2016 sono molto altalenanti, con mesi molto positivi che si alternano a mesi negativi, a causa del calendario della Pasqua e dall’uscita dall’anno bisestile. Maggio però era un mese “normale” e il dato è stato decisamente buono. Gli unici dubbi che mi vengono relativi alla sostenibilità di questo andamento, è che 1) sono totalmente legati all’incremento dei volumi che probabilmente la vendemmia 2017 non spingerà ulteriormente e 2) lo scenario delle valute è mutato radicalmente negli ultimi mesi, con un significativo indebolimento del dollaro (attualmente a 1.18 sull’euro). Passiamo per ora ai dati.