
Fonte: France AgriMer
Ogni 5 anni France Agrimer, che è una specie di ISMEA francese, fa un’indagine su 4000 consumatori francesi per sondare gli stili di consumo di vino. Oggi commentiamo i dati relativi al 2010 e cerchiamo anche di confrontarli con quelli dell’Italia, il che ci porta a qualche considerazione interessante, per quanto forse amplificata dalla differenza nella rilevazione statistica. Le principali conclusioni dello studio sono: (1) il consumo di vino continua a scendere e a cambiare di stile. In Francia il ritmo storico di declino è tra i meno pronunciati fra i paesi storici produttori di vino in Europa; (2) la quota dei non consumatori non è cresciuta tra il 2005 e il 2010, ma è prevista in aumento di qui al 2015; (3) tra i non consumatori, gli “irrecuperabili” sono in realtà sono circa il 30%, mentre il 35% di loro in casi eccezionali hanno consumato oppure consumano soltanto spumanti; (3) continua il travaso tra consumatori abituali e sporadici e, all’interno degli sporadici diminuisce la frequenza di consumo; (4) il cambio dello stile di consumo negli ultimi anni sembra riguardare di più i maschi delle femmine, le quali mostrano una stabilizzazione degli stili di consumo; (5) confrontando Italia e Francia sembra che l’Italia sia più arretrata nella curva di evoluzione degli stili di consumo. Ci sono ancora troppi consumatori abituali rispetto agli sporadici, mentre è sorprendente notare come la quota dei non consumatori sia largamente superiore a quella francese, sempre che i dati siano veramente confrontabili. Passiamo ai numeri.