Nella sezione Solonumeri relativa all’Italia (link) trovate i dati che analizziamo oggi relativi all’approfondimento delle esportazioni 2021 in termini di regioni e tipologie di vino. Chi è uscito dalla crisi del Covid più forte?
A livello regionale (e qui stiamo parlando di aziende e non di vini) si potrebbe dire che Continua a leggere »
Vi ripropongo oggi l’aggiornamento delle superfici vitate biologiche al 2020, dai dati estratti dalla banca dati Sinab (se volete cimentarvi, il link è questo). I dati restano positivi e in crescita, visto che nel 2020 le superfici bio per l’uva da vino sono cresciute da Continua a leggere »
I dati di oggi sono relativi al dettaglio delle esportazioni italiane di vino nel primo semestre 2021 per tipologia (vini in bottiglia) e per area geografica (regione, con riferimento alla sede legale del produttore di vino). Tabelle e grafici sono allegati all’interno del post, con variazione percentuale 2021 su 2019, dato che il 2020 ha una base particolarmente fuorviante. Da notare: l’andamento eccezionale dei vini rossi DOP piemontesi, la crescita più elevata dei vini DOP in generale (+13%) contro IGP (+10%) e vini da tavola (+5%), l’andamento molto positivo delle vendite delle aziende basate in Piemonte (+19%) ed Emilia Romagna (+25%), tra le regioni ovviamente con un volume significativo di fatturato estero. Vi lascio alle tabelle.
Entriamo oggi nel dettaglio del commercio estero italiano di vino con i dati regionali (per origine delle aziende, grafico mobile qui sopra) e la suddivisione delle esportazioni di vini in bottiglia a seconda delle denominazioni e dell’origine. Diciamo che nell’anno di crisi due delle punte di diamante italiane che ISTAT rileva ne sono usciti bene: stiamo parlando dei vini rossi piemontesi DOC che crescono del 6% e dei vini bianchi del Trentino Alto Adige. Sono stati invece stabili i vini bianchi veneti, mentre è andata peggio per i rossi toscani, calati del 9% e per i rossi veneti, calati del 3%. Se invece guardiamo all’origine delle aziende e alle esportazioni per regioni, sono in crescita le esportazioni del Piemonte, dell’Emilia Romagna e del Trentino Alto Adige, mentre calano Toscana e Veneto, un po’ in sintonia con l’andamento dell’altro “taglio” che abbiamo visto prima. Bene, passiamo ai numeri ricordandovi che alcuni di questi dati sono scaricabili nella sezione Solonumeri (link).
Con il livello di ettari in conversione più basso dal 2014 a questa parte, la spinta verso il biologico sembra rallentare. Questo ci dicono i dati 2019 appena pubblicati da Sinab in collaborazione con ISMEA. L’Italia è chiaramente uno dei paesi più avanzati sul tema, come abbiamo sottolineato in questa analisi pubblicata lo scorso anno. La penetrazione delle superficie bio di 109mila ettari del 2019 rispetto alla superficie totale vitata riportata da ISTAT è del 17%. Di questi 109mila, 84mila sono convertiti (+13%), mentre 26mila sono in fase di conversione (il 20% in meno dell’anno scorso). Le regioni storicamente più importanti nel segmento bio, quindi Sicilia, Toscana e Puglia, non crescono più, mentre il fenomeno si sta allargando alle altre regioni. Da notare il forte incremento registrato in Veneto (+30%). Vi segnalo e allego un grafico, direttamente proveniente dal rapporto ISMEA-SINAB, che vi mostra la penetrazione dei vini bio in GDO su alcune denominazioni. Passiamo ai dati.
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