Lanson BCC


La valutazione delle aziende vinicole – aggiornamento 2023

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Il post di oggi è relativo alla valutazione delle aziende vinicole quotate, con dati raccolti in data 20 gennaio 2023 e relativi ai multipli di valutazione per l’anno 2023 e 2024, dunque usando le stime degli analisti finanziari per i prossimi due anni. Come l’anno scorso, abbiamo “rivisto” il campione separando le aziende della Champagne, le aziende extraeuropee e quelle europee. Ciò consente di fornire una visione più omogenea visto che le aziende extraeuropee sono molto più grandi e profittevoli, con conseguente impatto (positivo) sui multipli valutativi. Ora, i dati che leggerete oggi sono sostanzialmente peggiorativi rispetto a quelli dello scorso anno. Come sapete veniamo da un anno negativo per le borse i multipli ne hanno risentito, sopratttutto per le grandi aziende internazionali. Se volessimo fare una media potremmo dire che le valutazioni sono calate del 10% circa: ad esempio, la media ponderata del multiplo EV/Vendite delle aziende internazionali è sceso da 5.6 a 5 volte, e il rapporto prezzo/utili da 22 a 20 volte circa. Per le aziende europee il tutto è meno evidente, vista la ridotta dimensione (provate a fare la somma delle capitalizzazioni di mercato…) e quindi una correlazione meno forte con il mercato. Infine, vi richiamo l’attenzione sul grafico di sopra, dovete vedere come si pongono le valutazioni sulle vendite rispetto al margine operativo atteso per il 2023: più si guadagna rispetto al fatturato, più il multiplo del fatturato sale, ovviamente. Passiamo a commentare qualche dato.

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Lanson BCC – risultati primo semestre 2022

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Dopo gli eccellenti dati registrati nel 2021 e qui commentati (link), Lanson il trend di miglioramento sia dei margini che del fatturato è continuato nel primo semestre 2022, di cui analizziamo oggi i dati. Si tratta di un momento eccellente per lo Champagne (e per gli spumanti in generale, bisogna dire). A questo momento eccezionale, Lanson “aggiunge” anche un paio di ulteriori elementi: il primo è che ha fatto una cura dimagrante sui costi e si è rilanciata nei mercati internazionali; il secondo è che è storicamente molto esposta al mercato inglese e questo mercato è in recupero. I dati sono chiari: dopo il +21% del fatturato del 2021, la crescita del primo semestre è +16% (pur rapprsentando soltanto un terzo dell’anno), l’utile che nel 2021 era triplicato, nel primo semestre è ulteriormente raddoppiato. Insomma siamo di fronte a un “ritorno” di Lanson a dei risultati soddisfacenti, dopo diversi anni che si potrebbero effettivamente definire bui, almeno a guardare i numeri, e ben prima del Covid. Passiamo ad analizzare qualche dato, ricordandovi che all’interno del post c’è anche un interessante grafico animato che visualizza chiaramente il cambio di direzione della società.

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Lanson BCC – risultati 2021

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Il Covid sembra avere dato una scossa alle due aziende della Champagne quotate Vranken Pommery e Lanson BCC, da anni alle prese con un declino degli utili e a vendite stagnanti. Oggi ci occupiamo di quest’ultima, della quale abbiamo “saltato” anche i dati del semestre. Ebbene nel 2021 i dati di Lanson BCC sono i migliori da anni a questa parte. Non possiamo dire eccellenti, visto che i margini restano piuttosto bassi (11%) rispetto al passato (15% dieci anni fa) che alle migliori aziende del settore (Laurent Perrier 2020: 22%, per non parlare della divisione vino di LVMH), ma certamente ottimi: le vendite crescono del 21% rispetto al 2020 e dell’8% rispetto al 2019, con una forte accelerazione estera. Infatti, in Francia  il fatturato 2021 resta il 10% circa sotto il 2019, mentre Continua a leggere »

La valutazione delle aziende vinicole – aggiornamento 2021

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Oggi torniamo sulla valutazione delle aziende vinicole in borsa, con  qualche novità avendo un paio di nuove entrate (Duckhorn e Vintage Wine Estates, di cui avete letto sul blog o leggerete) e una nuova suddivisione, Continua a leggere »

Lanson BCC – risultati 2020

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I dati 2020 delle aziende della Champagne che cominciamo ad analizzare adesso sono pessimi, come c’era da aspettarsi. In realtà però per alcuni si tratta di un altro anno brutto lungo una traiettoria discendente cominciata diversi anni fa, che sta rendendo queste aziende sempre più degli scrigni che contengono bottiglie di valore che non dei produttori di reddito. É anche importante sottolineare come non tutte le aziende in Champagne vanno nella stessa maniera. Oggi analizziamo il 2020 di Lanson BCC che è tra chi soffre di più l’attuale situazione, con una sovraesposizione alla Franca e all’Europa e un portafoglio di marchi molto nutrito (forse troppo per valorizzare ogni maison). Nel 2020 le vendite sono calate dell’11% e l’utile netto del 37%, toccando quota 6 milioni di euro… un valore che ormai rappresenta il 3% delle vendite, quindi un margine molto basso. Il debito però cala, come succede spesso in periodi di crisi grazie al rilascio di capitale circolante, ma cala meno del valore del magazzino, e quindi il segnale è negativo e non positivo. Bene, fatta questa premessa passiamo a commentare qualche dato insieme.

 

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