dati UN Comtrade


Cina – importazioni di vino 2021

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L’oscillazione selvaggia delle importazioni di vino in Cina è continuata nel 2021, secondo i dati appena resi disponibili dalla dogana cinese (auguri per chi volesse cimentarsi nello scaricare i dati, servono decine di tentativi). Dunque, nel 2021 le importazioni di vino sono scese dell’11% in euro e dell’8% in valuta locale, per un valore di 1.43 miliardi di euro. Il calo però è isolato e riguarda soltanto l’Australia, che Continua a leggere »

Cile – esportazioni di vino 2020

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Il Covid ha prodotto importanti ritardi negli aggiornamenti delle tabelle del commercio estero mondiali di UN Comtrade. Per non perdere il filo conduttore, analizziamo oggi con ritardo i dati di export 2020 del Cile, unico tra i grandi paesi rimasto scoperto. Il 2020 è stato un anno di forte svalutazione del peso cileno contro il dollaro (13%), il che ha prodotto una compressione dei dati di export di vino, in crescita del 6% in valuta locale ma poi calati del 6-7% quando tradotti in euro e in dollari. In Euro, il Cile ha dunque esportato 1.6 miliardi di euro di vino -7% e all’incirca quanto fece 5 anni fa. Confrontato con l’andamento del commercio mondiale di vino, i dati cileni sono Continua a leggere »

Corea – importazioni di vino – aggiornamento 2020

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Fonte: UN Comtrade / per tabelle complete cliccare “Continua a leggere”

Chiudiamo l’anno con una nota positiva, analizzando le importazioni di vino in Corea del Sud. Anche nel 2020, nonostante il Covid, la Corea si è rivelata un mercato molto positivo per gli esportatori di vino. Le importazioni, e dunque il consumo, non essendoci una produzione locale e non essendo la Corea un “trader” internazionale (cioè si bevono tutto quello che importano), sono cresciute costantemente negli ultimi anni. Nel 2020, le importazioni sono arrivate a Continua a leggere »

Le importazioni mondiali di vini spumanti – aggiornamento 2020

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Le importazioni di spumante nel mondo sono calate del 13% circa nel 2020 se espresse in dollari e del 15% se espresse in euro. Nel 2020 a causa del covid, la performance dei tre principali mercati e stata negativa per ben oltre il 10%. Il principale mercato restano gli USA che con 1.1 miliardi di euro e un calo dell’11%. Gli USA continuano a rappresentare poco oltre il 20% delle importazioni mondiali di spumante. Il secondo e il terzo mercato, quindi il Regno Unito e il Giappone, sono calati invece del 14% e del 24% rispettivamente. Nella lista che trovate all’interno del post sia in dollari che in euro ci sono poche eccezioni positive tra i principali mercati va menzionato il caso della Russia che si è mantenuta stabile a poco meno di 200 milioni di euro e la Svezia, che invece è cresciuta del 5%. Cali meno marcati si sono poi registrati per mercati come la Svizzera (-6%) e il Canada (-7%). Il combinato di Cina e Hong Kong ha segnato 127 milioni di importazioni di spumante contro 131 milioni registrati nel 2019 e 128 milioni nel 2018, confermandosi quindi un mercato stabile ma non in crescita per i vini spumanti. Nel corso del 2020 l’importo diretto in Cina è calato del 16% mentre è cresciuto del 14% quello relativo a Hong Kong.

Vi lascio con i grafici (compreso quello animato all’interno) e le tabelle, che trovate anche in formato testo all’interno della sezione Solonumeri.

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Le esportazioni mondiali di vini spumanti – aggiornamento 2020

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Secondo la nostra analisi sui dati di UN Comtrade, i flussi di commercio estero di spumanti nel mondo sono calati da 7.3 miliardi di dollari del 2019 a 6.3 miliardi di dollari nel 2020, -13%. Il calo diventa poi -15% se parametrato in euro, vista la leggera svalutazione della valuta americana. Il calcolo è molto più complicato sui volumi, a causa della presenza di dati molto volatili. Diciamo che se prendessimo soltanto i volumi esportati dei principali paesi produttori (Francia, Spagna, Italia, Germania e Australia), arriveremmo a un calo dell’8% da 8.7 milioni di ettolitri a 8.0 milioni di ettolitri. Come è sempre capitato in tutte le crisi mondiali, la Francia è il paese che ha subito il maggior calo, passando da 3.4 a 2.8 miliardi di euro di export, -19%. Italia e Spagna sono state decisamente meno impattate, con un calo del 7% e dell’11% rispettivamente, per un valore di 1.47 miliardi e 400 milioni di euro rispettivamente. Dopo questi tre paesi, come potete apprezzare dalla lista, cominciamo con i “trader” come Singapore e quindi perdiamo di rilevanza. I dati di volume sono generalmente migliori di quelli a valore per Italia e Spagna, con cali del 2-3% sul 2019, mentre sono peggiori per la Francia, -22% a 1.7 milioni di ettolitri. Ovviamente l’Italia mantiene una leadership piuttosto marcata sui volumi, che hanno superato secondo UN Comtrade 4m/hl (i volumi di Istat sono leggermente diversi ma comunque coerenti con questi).

Bene, vi lascio alle tabelle e ai grafici, mentre nel prossimo post affrontiamo l’argomento al contrario, cioè le importazioni per paese 2020 (tabella già aggiornata in Solonumeri, a proposito).

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