
Sono ormai tre-quattro di anni che il mercato del vino danese batte in testa: anche nel 2017 l’andamento delle importazioni di vino, che poi corrisponde largo circa al consumo, è piuttosto negativo nei volumi, compensato dal miglioramento del prezzo-mix. Stiamo parlando di una riduzione del 7% del vino importato a 1.8 milioni di ettolitri, che porta la Danimarca a un deficit del 14% rispetto al record di poco più di due milioni di ettolitri del 2013. Il valore delle importazioni invece per il momento non soffre, anche se naturalmente quando parti da -7% è poi difficile segnare crescite. Infatti, il dato 2017 dice +1% a 579 milioni di euro. Come abbiamo già visto in diversi mercati sin qui analizzati, la Francia fa meglio dell’Italia, +7% contro -1%. E’ il motivo ricorrente dei commenti dei dati 2017, così come era vero il contrario quando analizzavamo i dati 2016. In questo caso, la crescita di medio termine della Francia (2012-2017) è soltanto leggermente migliore della nostra (2.6% contro 1.7%) e l’Italia resta davanti (149 milioni contro 137 milioni), pur sapendo bene che strutturalmente la Francia dovrebbe essere davanti a noi. Quindi mercato poco dinamico con volumi in calo, molto concentrato su Italia e Francia (49% delle importazioni)… passiamo ai numeri.
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