Danimarca


Danimarca – importazioni di vino, dati 2021

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Con un balzo del 21% sul 2020 (26% sul 2019) la Danimarca si dimostra uno dei mercati più dinamici del mondo per il vino. Non avendo una produzione propria possiamo prendere i 2.2 milioni di ettolitri di importazioni come “consumo apparente” dei danesi. Per questo volume, spendono 826 milioni di euro nel 2021, dimostrandosi un mercato con un prezzo medio piuttosto elevato (3.76 euro al litro). Dopo qualche anno difficile, la Francia domina. Nel 2021 Continua a leggere »

Danimarca – importazioni di vino, dati 2020

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Fonte: UN Comtrade

La Danimarca si conferma uno dei migliori mercati del vino del mondo anche nel 2020, mettendo a segno una crescita del 7% dei volumi (saliti al massimo storico di 2.06 milioni di ettolitri) e del 4% a valore, anch’esso al massimo storico di 683 milioni di euro. Come tutti gli altri paesi nordici, la Danimarca è un mercato molto sbilanciato sul consumo a casa e quindi non ha avuto ripercussioni particolari relativamente al COVID, anzi. È stato anche il 2020 un anno a vantaggio della Francia, che dal 2018 ha ripreso la leadership che aveva perso con la crisi mondiale del 2008-09 a vantaggio dell’Italia. La leadership francese, come abbiamo già avuto modo di dire si avvantaggia della posizione nel segmento degli spumanti, mentre nel mondo del vino fermo in bottiglia le posizioni, pur invertite anch’esse rispetto a qualche tempo fa sono più allineate. Passiamo a commentare qualche numero insieme, non prima di ricordarvi che tutti i numeri dettagliati e copia-incollabili sono a vostra disposizione nella sezione delle importazioni estere di Solonumeri (link).

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Danimarca – importazioni di vino, dati 2019

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Fonte: UN Comtrade

Proseguiamo il viaggio tra I maggiori paesi importatori di vino con i dati della Danimarca, che non avendo produzione propria riflettono anche il consumo apparente. Trovate anche in formato scaricabile nella sezione Solonumeri del sito i dati rielaborati forniti da UN Comtrade. Il 2019 è stato un altro anno di leggera crescita per questo mercato, cresciuto del 4% a 654 milioni di euro e del 3% a volume a 1.92 milioni di ettolitri. Il cambio con la corona danese è rimasto stabile, quindi le variazioni percentuali in euro sono assimilabili a quelle in valuta locale. Si conferma naturalmente il duopolio Francia-Italia, con i vini francesi che sono andati molto meglio di quelli italiani in tutte le categorie. Anzi l’Italia che manteneva una leadership storica nei vini fermi in bottiglia è stata sopravanzata dalla Francia, che naturalmente mantiene delle quote di mercato preponderanti nel segmento degli spumanti. Proprio questa categoria è mancata alle nostre esportazioni, mostrando un leggero calo in controtendenza con quanto vediamo negli altri paesi. Passiamo all’analisi dei dati.

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Danimarca – importazioni di vino – aggiornamento 2018

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I primi dati che fluiscono da UN Comtrade non sono per niente belli. Oggi parliamo di Danimarca, un mercato dove a partire dalla grande crisi del 2009 l’Italia aveva guadagnato la leadership ai danni della Francia e che dopo un 2017 stabile ha ripreso a crescere lo scorso anno, con un incremento del 9% a valore (628 milioni) e del 5% a volume (1.84 milioni di ettolitri). Nel 2018 la Danimarca è invece stato uno dei mercati deboli per il nostro vino mentre viceversa è stato per la Francia. Insomma, una combinazione forse sfortunata ma la Francia ha esportato il 10% in più e l’Italia il 6% in meno. Le posizioni si sono così invertite, la Francia ha riguadagnato quota 150 milioni di euro che non vedeva dal 2008, mentre l’Italia scende a 141 milioni di euro. Per l’Italia la Danimarca è un mercato duro perché in ritardo sul segmento degli spumanti (che comunque cresce più dei vini fermi), che rappresentano soltanto il 11 dei 141 milioni di export. Passiamo ai dettagli.

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Danimarca – importazioni di vino – aggiornamento 2017

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Sono ormai tre-quattro di anni che il mercato del vino danese batte in testa: anche nel 2017 l’andamento delle importazioni di vino, che poi corrisponde largo circa al consumo, è piuttosto negativo nei volumi, compensato dal miglioramento del prezzo-mix. Stiamo parlando di una riduzione del 7% del vino importato a 1.8 milioni di ettolitri, che porta la Danimarca a un deficit del 14% rispetto al record di poco più di due milioni di ettolitri del 2013. Il valore delle importazioni invece per il momento non soffre, anche se naturalmente quando parti da -7% è poi difficile segnare crescite. Infatti, il dato 2017 dice +1% a 579 milioni di euro. Come abbiamo già visto in diversi mercati sin qui analizzati, la Francia fa meglio dell’Italia, +7% contro -1%. E’ il motivo ricorrente dei commenti dei dati 2017, così come era vero il contrario quando analizzavamo i dati 2016. In questo caso, la crescita di medio termine della Francia (2012-2017) è soltanto leggermente migliore della nostra (2.6% contro 1.7%) e l’Italia resta davanti (149 milioni contro 137 milioni), pur sapendo bene che strutturalmente la Francia dovrebbe essere davanti a noi. Quindi mercato poco dinamico con volumi in calo, molto concentrato su Italia e Francia (49% delle importazioni)… passiamo ai numeri.

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