
I primi 6 mesi del 2013 probabilmente marcano il punto più basso del sentiero declinante dei margini di Concha y Toro. La ragione è piuttosto semplice: a fronte di sfide strutturali importanti, come la forza del cambio locale contro le valute dei due principali mercati dell’azienda (USA e Regno Unito) oppure la concorrenza sempre più agguerrita, si sono aggiunti anche in questi 6 mesi ben 44 giorni di sciopero che non hanno consentito all’azienda di spedire tutta la produzione prevista. Il risultato è una parte delle vendite sono state “spostate” da giugno a luglio 2013, quando i problemi occupazionali sono stati risolti (20 giugno) e l’azienda è tornata a lavorare a piena capacità. Ne sono una testimonianza anche i risultati del terzo trimestre, dove si assiste a un rimbalzo dei margini, peraltro non sufficiente a compensare il terreno perduto (soprattutto in termini di profittabilità).