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Lo studio di France AgriMer sui fattori di competitività delle nazioni produttrici di vino è stato affrontato dal blog qualche anno fa. Lo riprendiamo oggi, grazie alla gentilezza dell’agenzia francese che mi ha mandato la copia cartacea dello studio completo. Il rapporto prende una serie di indicatori numerici relativi a diversi aspetti del settore, li ordina in numeri indici e giunge a una classifica che si prefissa di stabilire quali sono le nazioni “messe meglio” nel mercato del vino. Il risultato è abbastanza statico negli anni, soprattutto perchè alcuni aspetti come il potenziale produttivo, le condizioni climatiche di sviluppo della vite o la presenza di marchi sono fattori tendenzialmente stabili. Al di là della classifica, che vede svettare tre paesi, Italia, Francia e USA, il rapporto è un buon punto di partenza per “ripassare” i maggiori punti di forza e di debolezza dei grandi produttori mondiali di vino. Che cosa bisogna portare a casa? L’idea di fondo è che se dal punto di vista della posizione di mercato i paesi storici sono ancora molto forti e ben posizionati, i fattori strutturali come il potenziale produttivo ci dicono che ci sono paesi, Cina e Brasile in particolare, che ancora non hanno detto la loro sul mercato mondiale del vino…