
Chiudiamo la rassegna dei bilanci 2014 con la più grande delle aziende italiane, GIV. Il bilancio 2014 non ha portato incrementi di fatturato ma segna dei progressi nei margini e, in modo più marcato, nella generazione di cassa, con un debito sceso a 111 milioni di euro. In termini assoluti, gli utili restano al di sotto delle altre aziende italiane con forte esposizione ai mercati esteri; va detto che GIV resta fortemente legata a rapporti commerciali con i propri azionisti (approvvigionamento di uve e vini); è quindi difficile giudicare appieno la qualità dei profitti, dato che una parte di questi potrebbero essere “trasformati” in condizioni commerciali più favorevoli per gli azionisti.
Nel 2014 si è completato un piano di business e uno nuovo è stato proposto al consiglio di amministrazione. Purtroppo la relazione degli amministratori nulla dice delle ambizioni economico finanziarie, salvo prevedere “lo sviluppo delle nostre marche strategiche con l’obiettivo di farne crescere la visibilità e notorietà con una positiva ricaduta in termini di fatturato e marginalità”. E’ comunque importante sottolineare che GIV oltre al nuovo piano ha anche implementato un importante ricambio manageriale, che ha riguardato la figura dell’amministratore delegato e del direttore generale. Andiamo a leggere i numeri insieme.