
Fonte: Federdoc per i volumi, ISMEA per i prezzi
Partiamo con il Piemonte nell’analisi delle produzioni DOC regionali, che ci accompagnerà durante l’estate. Quest’anno ho deciso di aggiungere ove possibile una definizione di valore delle DOC, fatto sulla base dei prezzi medi annui ISMEA. Questo calcolo è fatto ove possibile con dati veri (trovate nella tabella la parola “ril” per definirlo), mentre dove non ci sono ho usato il valore medio delle DOC Italiane (“stima” nella tabella). Inoltre, i volumi che analizziamo oggi sono 2013, mentre le serie dei valori sono fatti prendendo i prezzi dell’anno successivo. Quindi il valore della produzione 2013 è fatto con il prezzo 2014, quello 2012 con il prezzo 2013 e così via, in modo da “simulare” il ritardo con cui mediamente i prodotti sono venduti rispetto a quando sono prodotti.
Fatta questa premessa passiamo ai dati. Federdoc stima una totale produzione in Piemonte di 2.15 milioni di ettolitri nel 2013, in crescita del 5% rispetto al 2012, su una superficie denunciata di 28300 ettari, stabile. Cala per il secondo anno di fila la produzione di Asti, che resta peraltro di gran lunga la DOC più importante, sia per valore che per volume. E’ questa l’eccezione, in una annata dove quasi tutte le altre denominazioni sono cresciute, a partire dalla DOC Piemonte, +55%. Se guardiamo brevemente i valori, Asti ha un valore ai prezzi di base di circa 122 milioni di euro. E’ seguita, in crescita costante, dal Barolo che ormai ha raggiunto un valore di 74 milioni di euro. Andiamo a leggere i numeri in dettaglio insieme.